2002 - 2003
Notiziario UIC
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UIC News

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06/09/03
L'UIC su cicloturismo di settembre
 
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05/05/03
Iseo - A paraître dans la presse spécialisée Emanuele Bafico - Jacques Frank
 
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05/05/03
Iseo - Comunicato stampa Emanuele Bafico
 
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05/05/03
Mon rêve de l'UIC Georges Rossini - Jacques Franck
 
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01/05/03
Così io sogno l'UIC Georges Rossini
 
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09/03/03
Casella - 8 marzo 2003 - Le Foto Tullio Forelli
 
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09/02/03
Casella - 8 marzo 2003 Mauro Di Rosso
 
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22/01/03
Vogliono distruggere il Club dei Cento Colli Georges Rossini
 
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02/01/03
Loano - foto Tullio Forelli
 
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21/12/02
Auguri e Attività Mauro Di Rosso
 
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21/12/02
Nos couleurs e d'autre Georges Rossini
 
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21/12/02
I colori sociali e altro Georges Rossini
 
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09/12/02
Fissato il raduno generale UIC 2003 Mauro Di Rosso
 
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09/12/02
Il Raduno di Loano Georges Rossini
 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A
   
 
   
  Il raduno di Loano  
   
 
   

Carissimi Amici vicini e lontani,
disponendo del verbale della Riunione svoltasi a Loano il 30 novembre scorso, redatto da E. Bafico non tardo a farvelo conoscere :
Sabato 30 Novembre e 1 Dicembre 2003, si è svolto a Loano il primo raduno della nostra Associazione; nella prima giornata, con un tempo non certo ottimale, è stata effettuata la prima uscita "ufficiale" del nostro Club con la partecipazione di 13 ciclisti finalmente in bici; è stata effettuata una escursione di 50 Km. attraverso una Liguria inconsueta.
Nel pomeriggio con la partecipazione effettiva di 16 Soci si è tenuta una riunione "allargata" del Consiglio Direttivo presente nella quasi globalità dei suoi componenti; nell'incontro si sono focalizzati alcuni degli aspetti cardine sui quali si appoggerà il futuro sviluppo dell'Associazione; abbiamo discusso dell'aspetto finanziario e dell'organizzazione della Segreteria per la ricerca di una migliore strategia finalizzata a far giungere in tempi brevi e capillarmente a tutti i Soci, quelle che sono le decisioni prese dal Consiglio e le informazioni operative.
Abbiamo deciso che il 12/13 Aprile 2003 si terrà ad Iseo la prima Assemblea Generale del Club; in fase di ulteriore perfezionamento l'idea di fare qualcosa di importante la prima settima di Settembre 2003 nei Pirenei
(tutto ancora da sviluppare).
Consci che dobbiamo ancora molto migliorare la nostra organizzazione per offrire qualcosa di veramente nuovo anche ai nostri Soci stranieri, Domenica 1 Dicembre con 5 soci abbiamo effettuato la seconda uscita per ca 80 Km.
alla volta del Passo del Ginestro in una giornata finalmente quasi primaverile.
Molto c'è da fare ma almeno abbiamo incominciato, quindi con l'arrivederci in primavera ad Iseo la riunione si è sciolta.
Saluti a tutti da Mauro Di Rosso.
PS - Grazie all'interessamento di Piero Rota un nuovo sito internet dell'UIC sarà presto disponibile . In questo sito prossimamente, sarà presentato ai soci il vestimentario dell'UIC affinché tutti potranno dare il loro parere per la scelta dei colori e in tutta democrazia insieme decidere.
Vedrete é una originale e bellissima divisa


l'Alpino - 9 dicembre 2002

 

 
   
 
A
   
 
   
  Fissato il raduno generale UIC 2003  
   
 
   

Nel corso dell'ultima riunione di Loano il c.d. e i soci presenti hanno deliberato che l'assemblea generale dei soci nazionali ed internazionali con l'ordine del giorno che a suo tempo sarà stabilito, si terrà ad Iseo in data 12/13 Aprile 2003.
IL LUOGO E LA DATA NON SONO PIU' IN DISCUSSIONE.

Saluti a tutti

MAURO DI ROSSO
PRESIDENTE UIC


da e-mail - 9 dicembre 2002

 
   
 
A
   
 
   
  I colori sociali e alltro  
   
 
   

Sono rientrato sano e salvo dalla bolgia milanese, malgrado due bloccaggi sull'autostrada a causa, evidentemente per il traffico inverosimile (poveri milanesi come fate a vivere?) ma soprattutto per i lavori in corso ed un incidente dopo Boffalora per ritrovare finalmente la calma sull'autostrada valdostana con un magnifico decoro di un tramonto che illuminava le cime ammantate di una bianchissima neve. A Aosta il termometro era a 4 sotto zero! La visita alla fabbrica di abbigliamenti sportivi é stata fruttuosa, abbiamo avuto modo con Carlo e Piero Rota, in due ore circa, di esaminare le possibilità che questa ditta poteva offrirci e soddisfare. Abbiamo potuto constatare l'ottima qualità dei prodotti proposti, tessuto tipo nido d'ape per la maglietta, il lycra delle "salopettes", il tutto con i colori corrispondenti, inalterabili alla luce solare ed ai frequenti lavaggi. Alcuni ritocchi sulla forma e il design con il logo delle Tre Cime, danno un carattere originale che non passerà inosservato. Immagino già la foto del prossimo raduno l'effetto sulle pagine del Cicloturismo. Piero si incaricherà ad inserire nel sito i modelli proposti che ne sono sicuro saranno apprezzati dai soci. Mi sto dando da fare per informarmi presso Tullio, responsabile del Raduno d'Iseo, per avere assicurazioni circa l'albergo dove possa offrire la possibilità di ristorare 40-50 persone e permettere di avere la possibilità di fare un'Assemblea. Emanuele, mi raccomando dacci una risposta concernente la rivista che deve essere disponibile al più tardi inizi di marzo, se vogliamo che tutti siano informati sulle date, percorsi, ordine del giorno di questo raduno. Ho già pronto alcuni articoli da inserire, il regolamento, il formulario lista da riempire per la prossima stagione e se volete alcune bellissime foto. Penso che il formato A4 é più funzionale, potremo eventualmente cosí inserire il diploma dello stesso formato, facendo cosí delle economie. Il peso che non deve superare con la busta quelli stabiliti dalle tariffe postali, é pari alla metà delle pagine del formato A5. Il prezzo non dovrebbe variare. Sappiate che oggi siamo 134 soci. Altri devono ancora arrivare, in particolare un canadese, un grande esperto in informatica. Abbiamo già attraversato l'Atlantico! Noto con piacere che il nostro sito é già al 64mo visitatore! Piero, dovresti modificare la lista soci come segue : numero dei soci al 21 dicembre -
· italiani 114
· francesi 10
· belgi 4
· svizzeri 3
· spagnoli 3
Dimenticavo, non sarebboe giusto che Piero Rota con il suo magnifico lavoro sia ammesso nel Consiglio Direttivo come responsabile informazioni Internet o del sito. Cerchiamo di completarlo il più presto possibile, l' U I C sta prendendo notorietà, ricevo molta posta e credetemi sono perfino sorpreso. Nelle mie previsioni, come ve lo avevo dichiarato ottimisticamento alla Riunione di Tortona, che potremo raggiungere i cento soci entro la fine dell'anno. Le prospettive sono andate al di là delle nostre speranze, non é male come inizio! considerando che non é stata fatta molta pubblicità. Da non dimenticare gli indecisi che vedendo l' U I C "salire" sempre più, si decidano a rompere gli induggi. Non é che abbia fretta, non é nelle mie intenzioni di spingere, ma per esperienza più presto facciamo le cose, più presto quello che si doveva fare é fatto, fatto presto per farci conoscere, rispondendo cosí alle questioni di eventuali candidati che vorrebbero conoscere, avvertire a tempo le date delle nostre attività, ect. Diamoci da fare, vedrete, a cose fatte, potremo finalmente respirare e raccogliere i frutti del nostro lavoro Attendo vostre reazioni, cordiali saluti, Buone Feste e Felice Anno Nuovo


Giorgio -
21 dicembre 2002

 
   
 
A
   
       
  Nos couleurs e d'autre  
   
 
   

Je suis rentré sain et sauf de la pagaille milanaise, malgré deux bouchons sur l'autoroute à cause, évidemment d'un trafic invraisemblable (pauvres Milanais comme faites vous pour vivre?) mais surtout à cause de travaux en cours et un accident après Boffalora .Enfin j'ai retrouvé le calme sur l'autoroute du Val d'Aoste avec un décorum magnifique : un couché de soleil qui éclairait les cimes recouvertes d'une neige blanche. À Aoste, le thermomètre était à 4 sous zéro! La visite de l'usine d'habillements sportifs a été fructueuse. Avec Carlo et Piero Rota nous avons eu la possibilité, en deux heures environ, d'examiner les projets qui pouvaient nous satisfaire. Nous avons pu constater la qualité excellente des produits proposés, tissés type nid d'abeille pour le tricot, le lycra des "salopettes", le tout avec les couleurs correspondantes, inaltérables à la lumière solaire et aux lavages fréquents. Quelques retouches sur la forme et le design avec le logo des Trois Cimes donnent un caractère original qui ne passera pas inaperçu. J'imagine déjà la photo du prochain rassemblement, l'effet sur les pages du Cicloturismo. Piero se chargera d' insérer dans le site les modèles proposés et je suis sûr qu'ils seront appréciés par les membres. Je suis en train de m'informer près de Tullio, responsable du Rassemblement d'Iseo, pour avoir assurances que l'hôtel puisse offrir la possibilité de restaurer 40-50 personnes et permettre de faire une assemblée. Emanuele donne-nous une réponse concernant le magazine qui doit être disponible au plus tard début de mars, si nous voulons que tous soient informés sur les dates, parcours, ordre du jour de ce rassemblement. J'ai déjà quelques articles prêts à insérer : le règlement, le formulaire à remplir pour la prochaine saison et si vous voulez quelques-unes très belles photos. Je pense que le format A4 est plus fonctionnel, nous pourrons ainsi éventuellement insérer le diplôme du même format en faisant ainsi des économies. Le poids qui ne doit pas dépasser avec l'enveloppe ceux établis par les tarifs postaux est égal à la moitié des pages du format A5. Le prix ne devrait pas changer. Sachez qu'aujourd'hui nous sommes 134 membres. D'autres arrivent encore, en particulier un Canadien, grand expert en informatique. Nous avons déjà traversé l'Atlantique! Je remarque avec plaisir que notre site est déjà au 64ième visiteur! Piero devrait modifier la liste des membres de la façon suivante: nombre des membres au 21 décembre -
· italiens 114
· français 10
· belges 4
· suisses 3
· espagnols 3
J'oubliais, il ne serait pas juste que P Rota ne soit pas admis dans le Conseil Directeur comme responsable Internet ou du site. Nous tâchons de le compléter le plus bientôt possible, l'U IC est en train de prendre notoriété, je reçois beaucoup de lettres. J'en suis moi-même étonné. Dans mes prévisions, comme je vous l'avais déclaré d'une manière optimiste à la Réunion de Tortona, j'estimais que nous pourrions atteindre les cent associés d'ici la fin de l'an. Les faits sont allées au-delà de nos espoirs. Ce n'est pas mal pour un commencement ! étant donné que peu de publicité a été faite. Il ne faut pas oublier les indécis qui vont rejoindre l'UIC de plus en plus et rompre avec les indésirables. Ce n'est pas que je sois pressé, il n'est pas dans mes intentions de pousser la charrette, mais par expérience plus tôt nous ferons les choses, plus tôt sera fait ce qui doit être fait mieux nous nous ferons connaître, et ainsi mieux répondrons nous aux questions des candidats éventuels qui voudraient nous connaître et être informés à temps des dates de nos activités, etc. Mettons nous au travail. Et enfin, nous pourrons respirer et recueillir les fruits de notre travail. J'attends vos réactions. Sincères salutations, Bonnes Fêtes et Heureuse Année Nouvelle

Giorgio - 21 dicembre 2002

 
   
 
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  Auguri e attività  
   
 
   

Con la necessità di fare alcune considerazioni di fine anno, colgo l'occasione per porgere a tutti i soci i miei migliori auguri per le prossime feste. Leggo con piacere che Rota è stato velocissimo ad approntare il ns sito del quale aimè non conosco i riferimenti (prego volermeli fornire). Abbiamo sempre più la necessità di trovare nella massa dei ns soci chi in qualche maniera è disponibile a lasciarsi coinvolgere con incarichi sociali; ben venga quindi la proposta di Piero Rota; comunque tutto deve essere fatto nel rispetto delle regole che ci siamo dati; parleremo di eventuali allargamenti del C.D. ad Iseo. Ritengo opportuno che gli sparuti sette dell'attuale C.D. siano affiancati in qualche modo da altri volenterosi anche con incarichi eventualmente a tempo e/o missione; mi spiego meglio: per portare avanti la ns attività, è necessario pensarla e contestualmente provvedere all'organizzazione della stessa; pertanto se decidiamo di andare sui Pirenei ci dovrà essere un Comitato nominato ad hoc che si occuperà della cosa; se vogliamo che la ns attività sia portata in tutta Italia ( per il momento), è indispensabile che più soci dovranno proporre itinerari dalle loro parti; ciò tanto per cominciare....
Rimango in attesa delle considerazioni sulla ns pubblicazione; invito pertanto Emanuele quando sarà a tiro di concordare un incontro.
Ritengo opportuno considerata l'importanza, concordare un incontro per un C.D. volante per mettere giù un Ordine del giorno per Iseo che comprenda tutto quello che bolle in pentola.
Di nuovo saluti a tutti

.Mauro Di Rosso - 21 divembre 2002

 
   
 
A
   
 
   
  Loano - foto  
   
 
   

Grinta e fredda determinazione

Tullio Forelli - 2 gennaio 2003

 
   
 
       
A
   
 
   
  Vogliono distruggere il Club dei Cento Colli  
   
 
   

Ho sempre cercato di difendere gli interessi dei centocollisti italiani e di oppormi all'applicazione di una regola iniqua, incoerente, illogica, modificata più volte ad usum delphini, che non tiene conto delle differenze tra le diverse culture dei Paesi. Ho sempre cercato di oppormi ad un tentativo di "colonizzazione", ad una sorta di oligarchia attuata da un manipolo di potentati che agiscono senza consultare i membri del club, sia francesi che di altri stati, e senza tener conto del loro parere. Occorrebbe molto spazio per potere rispondere punto per punto alle inesattezze tendeziose contenute nella lunghissima lettera del signor Savini, pubblicata sul numero di dicembre di Cicloturismo. Mi rendo conto che non è il caso di prolungare questa grottesca e interminabile diatriba, ma non tollero che si dicano ipocrisie. Per non rubare troppo spazio alla rivista, mi limiterò a rispondere punto per punto alle osservazioni formulate dall'amico romagnolo. Lungi da me l'intenzione di ergermi su un pulpito e di considerarmi l'unico depositario della verità centocollistica, desidero premettere però che sono membro della Confraternita da oltre 24 anni, mentre Savini segue da un solo anno il dibattito sull'apposito sito Internet.
1) Si parla di cartografie italiane che inizialmente non venivano riconosciute e che ora sono invece considerate valide anche per la Francia. Si aggiunge che il Sommelier-Est è ora valido per il Club dei Cento Colli. Ma sono 22 anni che questo colle figura nel catalogo dei Valichi Stradali d'Italia.
2) Si fa poi riferimento ad un allargamento delle fonti disponibili e della possibilità di omologare valichi con il supporto di documentazione integrativa, tipo libri di storia, monografie sulla storia dei comuni, pergamene eccetera. Io esprimo il mio più totale dissenso in proposito: forse si dovrebbe studiare la storia al posto della geografia?
3) Per quanto riguarda il Catalogo dei colli della Svizzera, realizzato e messo in vendita dal Club dei Cento Colli, va detto che degli oltre 1800 valichi classificati solamente 101 sono stradali, ossia raggiungibili su strade asfaltate. I restanti sono sterrati! Questo non è più cicloturismo. Qui si entra nel campo dell'alpinismo! Solo esperti del sesto grado sono in grado di raggiungere quei valichi.
4) Si parla di principi fondamentali, osservando che i valichi non s'inventano e non si battezzano. E' vero, ma è altrettanto vero che non è possibile negare le evidenze : i valichi non siamo noi ad inventarli, essi sono sempre là da milioni di anni, sono sorti dall'era terziaria, per ripetuti e complessi corrugamenti e accavallamenti a cui la superficie terrestre é soggetta. Ad alcuni è stato dato un nome, altri ne restano privi. Alcuni, a seconda della cultura locale, sono battezzati con un attributivo di passo o similare (valico, colle, sella, forcella, bocca eccetera), altri con il solo toponimo. Sono tutti passaggi orografici, raggiungibili più o meno facilmente attraverso strade, mulattiere o sentieri, che permettono di mettetere in communicazione una valle con un'altra. Il significato di valico, d'altronde, è inequivocabile. Basta consultare un dizionario: "Valicare (ind. pres. valico, valichi): passare oltre, superare, attraversare: valicare un monte".
5) Si contesta il cosiddetto "metodo Rossini", perché esso consentirebbe di omologare tre, cinque, dieci valichi nel corso di una stessa salita. Vorrei sapere che cos'ha da dire, allora, l'amico romagnolo sui colli raggiunti d'infilata tipo Colle Valcavera, Colle dei Morti (spesso impropriamente chiamato Fauniera), Colle del Vallonetto e Colle d'Esischie. Non vanno poi dimenticati i leggendari colli delle Creste dell'Assietta: una decina ad oltre 2000 metri di altitudine, tutti regolarmente riportati sulle cartografie. Va ricordato, per inciso, che in territorio francese, esattamente in Corsica, fra Bonifacio e Solenzara, s'infilano uno dietro l'altro, anche se non lungo una stessa ascesa, cinque "cols" di modestissima quota: nell'ordine, Lera (85 metri), Parmentile (44), Aresia (69), Parata (27) e Guardia (19). Se ho ben capito, Savini contesta che in Italia vengano omologati valichi di altitudine ben più elevata, perché fatti nella stessa salita, mentre accetterebbe dei "cavalcavia" francesi fatti d'infilata.
Per quanto riguarda la strada di Cima Campo, famosa per essere inserita nel percorso della Granfondo Campagnolo, ho avuto modo di scalarla pochi mesi fa, partendo da Strigno ed ho notato di aver commesso qualche errore. Mea culpa. Alcuni valichi originariamente omologati (Castello Tesino, Bailù e Valmonte) vanno depennati, il Col di Gnela va rimpiazzato con Malga Celado, ma occorre aggiungere, per contro, il Valico di Campo (1433 metri), situato nei pressi del Ristorante-Rifugio di Campo, ai piedi della Cima Campo, a quei 1502 metri che gli organizzatori della "Campagnolo" attribuiscono erroneamente sullo scollinamento.
Data risposta alle osservazioni di Federico Savini, non posso sottrami alla necessità di sottolineare che è in atto, purtroppo, un sistematico ed irrispettoso tentativo di smantellamento di un'opera portata a termine dopo 22 anni di ricerche. Si sta cercando di ridurre a niente un lavoro che ha richiesto giorni e giorni di ricerche, con non indifferenti investimenti economici fatti al solo scopo di offrire al grande popolo dei cicloturisti il piacere di scoprire nuovi orizzonti montani. Il Club dei Cento Colli ha avviato una sorta di colonizzazione dei valichi degli altri Paesi : vuole avere l'esclusiva, il monopolio dei "cols" del mondo intero. Mentre si auspica che ogni Paese abbia il proprio catalogo realizzato nel rispetto della cultura locale, due persone che si ergono a rappresentanti dei centocollisti italiani stanno operando in modo molto discutibile.
Prima di concludere vorrei far conoscere la natura del signor Savini attraverso un messaggio da lui inviato ai dirigenti del Club dei Cento Colli, prima di voltare la gabbana: "E' stato detto che in Italia manca la tradizione d'installare cartelli informativi lungo le strade e che il nostro IGM, rispettando questa tradizione, preferisce non riempire le sue cartografie con indicazioni di valico. Se si pretende di applicare la regola in Italia (e pure agli altri Paesi non francofoni), il risultato é che nel catalogo Rossini sopravviverebbero meno di 500 valichi. Secondo voi quanti italiani sarebbero disposti a vedere ridotte le loro liste dell'80% di valichi, mentre gli 8500 colli francesi sono tutti omologati? La posizione dei dirigenti é da considerare come un invito agli italiani di andarsene di loro propria iniziativa, di modo che ad espellerli non sarà il Club dei Cento Colli, il quale, salvandosi la faccia, non sarà accusato di xenofobia".
Lascio a voi ogni ulteriore commento su queste note. E, per finire, ricordo che a suo tempo, quand'ero incaricato di convalidare le liste dei centocollisti italiani, di essere stato costretto ad un superlavoro per esaminare l'elenco inviatomi da Federico Savini, al termine del quale dovetti depennare la bellezza del 94% degli oltre 2000 colli che l'amico romagnolo sosteneva di avere scalato.
Chiedo per favore che ci lascino in pace, l' U I C é appena fondato e come segretario già mi sta dando un lavoro considerevole. Noi chiediamo civilmente spazio per esprimerci, farci conoscere, Noi cerchiamo di conservare e difendere quel patrimonio da tutti riconosciuto come uno dei più belli del mondo da ogni tentativo di colonizzazione. Quelle nostre tanto amate montagne, che ci invitano a scoprirle, in piedi sui pedali a volte nella sofferenza per offrirci come ricompensa quei maestosi orizzonti alpini che solo loro sanno dare

Giorgio Rossini, Marin (Francia)


Cicloturismo - gennaio 2003

 
   
 
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  Casella - 8 marzo 2003  
   
 
   

Ecco il programma per l'8 marzo 2003 giornata nella quale si effettuerà una uscita in bici di ca 80 Km. con ca 1000 m. di dislivello per raggiungere i seguenti passi: Scoffera, Colle dei Rossi, Sella Giassina, Passo del Portello, Passo della Buffalora. Appuntamento ore 8,30 (puntuali) presso il Palazzetto dello Sport di Casella (GE); Casella è raggiungibile in 7 Km. dal casello autostradale di Busalla sulla Milano/Genova, seguendo poi le indicazioni Casella centro ed impianti sportivi; alle ore 13,30 (al più tardi) pranzo al ristorante/albergo Garrè di S.Bartolomeo tel. 010 9670794 spesa prevista 16 Euro; al termine del pranzo avrà luogo la riunione del Consiglio Direttivo. Per chi non è interessato al giro in bici ma solo alla riunione, l'appuntamento è alle ore 15,30 c/o il sopraindicato palazzetto dello sport di Casella (GE). Per le indispensabili prenotazioni invito tutti gli interessati AL PIU' PRESTO POSSIBILE, a confermarmi la loro presenza, soprattutto chi ha intenzione di fermarsi a dormire (spesa prevista per camera doppia 57 Euro e camera singola 40 Euro). a risentirci.

saluti a tutti da Mauro Di Rosso.


da e-mail - 8 febbraio 2003

 
   
 
A
   
 
   
  Casella - 8 marzo 2003 - Le Foto  
   
 
   

Tutte le foto del Raduno di Casella scattate, elaborate ed inviateci da Tullio Forelli

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12 marzo 2003
 
   
 
       
       
 
   
 
   
 
Parlano di noi su Cicloturismo  
    Tutti noi ci auguriamo che da ora in avanti si parli e si scriva dell'UIC solo come un'associazione di ciclisti che vanno in montagna scalando valichi e salite: l'UIC è l'UIC e basta  
   
 
   
 
 
   
       
  I have a dream - Così io sogno l'UIC  
    L'U.I.C. (Unione Internazionale Cicloscalatori) é una giovane associazione nata da soli 6 mesi e conta già 160 membri sparsi nel mondo, che si propone di riunire gli appassionati di salite, senza imporre complicate regole se non quella unica filosofia di scalare in compagnia senza ricerche di collezionismi sfrenati di valichi ed insieme scoprire nuove vette, nuovi orizzonti alpini.
Durante l'assemblea svoltasi alla vigilia del Raduno, si é discusso sulla possibilità di non limitare l'omologazione ai soli passi o passaggi geografici, ma di allargare la validità alle ascese di prestigio teatri di epiche lotte di grandi campioni come il Bondone, Mont Ventoux, Alpe d'Huez, les Deux Alpes, l'Alto Angliru e perché no quelle della rubrica che apparre sul Cicloturismo, le Salite della Leggenda di Alberto Ferraris . Si é pure discusso sul problema delle classificazioni dei valichi fatti d'infilata (esempio. : Valcavera, Morti, Vallonetto, Esischie), fatti in discesa come il Falzarego dal Valparola, valichi a vicolo cieco come il Nivolet; colli con altitudini ridicole, numerosi in Francia, etc. Chiamato in causa, per la mia esperienza di oltre mezzo secolo di ricerche, per dire la mia e chiarire la situazione, spontaneamente ho cercato di chiamare altre voci, per approfondire e risolvere, ma sinceramente devo dire che questo problema si rivela difficilissimo per non dire insormontabile. Impossibile soddisfare 100 ciclisti con 100 idee diverse.
Certo, una soluzione ci sarebbe e penso condivisa da un più grande numero di appassionati, quella di abolire la richiesta delle liste dei membri sui valichi scalati, evitando censure, tutto lasciando ad ognuno l'iniziativa di consrvare personalmente la loro lista fatta a seconda dei loro concetti, delle loro idee di classificazione delle proprie conquiste. L'idea sarebbe di una associazione senza classifiche, con i membri censiti per ordine alfabetico senza specificare il numero dei valichi scalati da ciascuno. Insomma una associzione, conviviale, aperta a tutti, dove l'intento é di essere una linea di contatto, cercando constantemente di tenere proponendosi come punto di riferimento per le aspirazioni di chi per passione ama la bici e la montagna. L'U.I.C. dovrebbe proporsi di essere come un punto di ritrovo di tutti gli incontri, dove tutti volentieri si ritrovano, si raccolgono per salutarsi, per parlare, per scambiare idee, esporre le proprie scoperte, proporre viaggi alla scoperta di valichi mitici come per esempio qullo che si sta programmando pei i Pirenei, alla conquista dei colli mitici come l'Aubisque, Soulor, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Portillon, d'Artigascou, Mente, Portet d'Aspet, per citare i principali!
Nel corso del Raduno svoltosi il giorno seguente, assistiti da un splendido sole primaverile, dopo il momento, sul piano emotivo, dove sul Passo Colle Gallo, al Santuario della Madonna dei Ciclisti, la nostra Associazione con suggestiva cerimonia ha ricevuto benedizione e consacrazione ufficiale da Don Pierino Bonomi ed al contiguo Museo consegnato ufficialmente la nostra maglia, ora presente a fianco della gialla del Tour de France, nell'abituale trambusto che precede una partenza per il rientro, una copia di anziani distinti, incuriositi dalle nostre smaglianti maglie m'interpellano e mi chiedono ragguagli, chi siamo e cosa stiamo facendo.Dopo avere loro spiegato la nostra filosofia tra amici appassionati della bici e delle montagna, scalare insieme mitici valichi, senza agonismo, cercando di restare tutti insieme, ciascuno al suo ritmo e secondo le proprie possibilità, incoraggiare e dare aiuto a coloro che si trovano momentaneamente in difficoltà, per poi ritrovarci lassù ad ogni cima ed in comune accordo prendere la via del ritorno.
Mi dissero : Signore, quello che state faccendo é meraviglioso!

L'Alpino

 
   
 
 
   
       
  I have a dream - Mon rêve de l'UIC  
    U.I.C. (Union International Cicloscalatori) est une association jeune née il y a 6 mois et compte 160 membres éparpillés dans le monde. Elle se propose de réunir les amateurs de montées, sans imposer des règles compliquées. Le but essentiel est de réunir les amateurs d'escalades cyclistes sans donner cours a des idées de collectionneurs effrénés . le but est de faire découvrir de nouveaux sommets, de nouveaux horizons montagnards.
Lors de l'assemblée d'Iseo, on a discuté de la possibilité de ne pas limiter l'homologation aux seuls cols ou passages géographiques, mais d'élargir la recherche de montées de prestige théâtres de luttes épiques des grands champions comme le Bondone, Mont Ventoux, Alpe de Huez, les Deux Alpes, le haut Angliru et pourquoi pas celles que l'on trouve dans les Montées de la Légende d'Alberto Ferraris (Revue Cicloturismoà. On a aussi discuté sur le problème des classements des cols franchis en enfilade sur les crètes (exemple.: Valcavera, Morts, Vallonetto, Esischie), ou en descente comme le Falzarego du Valparola, ou encore les cols qui n'existent que sur un versant comme le Nivolet ou encore, cols d'altitude ridicule etc. Je dois dire sincèrement que ce problème se révèle difficile pour ne pas dire insurmontable. Impossible de satisfaire 100 cyclistes avec 100 idées différentes.
Certainement, une solution serait et je pense plus partagée par un grand nombre d'amateurs, d'abolir la liste des cols escaladés, ce qui laisse personnellement à chacun l'initiative de construire sa liste selon ses critères.. L'idée serait de former une association sans classements, les membres ne seraient présentés que par ordre alphabétique sans spécifier le nombre des cols escaladés. Enfin une association, conviviale, ouverte à tous, dont le but serait de permettre des contacts entre ceux pour qui le vélo et la montagne sont une passion . L'U.I.C. serait un point de rencontre, où tous se retrouvent volontiers, pour parler, pour échanger leurs idées, exposer leurs propres découvertes, proposer des voyages à la découverte de cols mythiques. ( par exemple celui qu'on est en train de programmer dans les Pyrénées, à la conquête des cols mythiques comme l'Aubisque, Soulor, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Portillon, d'Artigascou, de Ment, Portet d'Aspet, pour ne citer que les plus grands)

 
   
 
 
   
       
  Iseo - Comunicato stampa  
   

Benedizione per cicloscalatori al Colle del Gallo
La maglia dell'UIC accanto a quella del Tour

Una stupenda giornata di sole ha caratterizzato il primo raduno della neonata UIC (Unione internazionale cicloscalatori), che ha scelto di effettuare il proprio vernissage nello splendido scenario delle Prealpi orobiche, tra Bergamo ed il Lago d'Iseo. La manifestazione s'è volta sotto l'abile e collaudata regia di Giorgio Rossini, il decano dei grimpeur. Cielo azzurrissimo, totale assenza di nubi, il gruppo ha collaudato le bellissime divise dirigendosi verso il Colle del Gallo, dove con suggestiva cerimonia presso il Santuario della Madonna della Neve ha ricevuto benedizione e consacrazione ufficiale di Don Pierino Bonomi. Era la domenica delle Palme e l'officiante ha consegnato a tutti un ramoscello d'ulivo. I cinquanta ciclisti saliti fin lassù sono poi scesi, con Don Bonomi, nell'attiguo Museo del Ciclista, dove hanno consegnato la maglia biancazzurra dell'UIC, che è ora esposta a fianco di quella gialla del Tour.
Il Gallo non è stato il solo colle scalato nel corso della domenica. I nuovi soci dell'UIC hanno effettuato un interessante anello di 105 chilometri, non difficile, adatto all'inizio di stagione, comprendente pure il Colle dei Pasta e il valico di Solto Collina. Il rientro ad Iseo è stato contrastato da un vento insistente, soprattutto sul lungolago. La giornata è volata. In ognuno dei partecipanti è rimasto il desiderio di rivivere presto le stesse emozioni. E non è detto che si debba necessariamente attendere un anno. Infatti l'UIC sta già programmando per fine estate un ciclosoggiorno sui Pirenei, alla conquista dei mitici passi scalati infinite volte dal Tour: Aubisque, Soulor, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Portillon, Artigascou, Mente, Portet d'Aspet, per citare i principali!

Emanuele Bafico

 
   
 
 
   
       
  Iseo - A paraître dans la presse spécialisée  
   
Bénédiction pour Cyclogrimpeurs au Passo Colle Gallo
Le maillot de l'U.I.C. à côté de celui du Tour

Une splendide journée de soleil a caractérisé la première randonnée de l'Union Internationale des Cyclogrimpeurs, qui a choisi d'effectuer son propre vernissage dans le splendide décor des Préalpes Orobiques, entre Bergamo et le lac d'Iseo. La manifestation s'est déroulée sous la régie de Georges Rossini, le décan des grimpeurs. Le ciel était d'un bleu intense, pas un seul nuage. Le groupe des membres de ce nouveau club a étrenné les nouveaux maillots en prenant la direction du Passo Colle Gallo, où lors d'une attachante cérémonie au Sanctuaire de la Madone des Cyclistes, ils ont reçu la bénédiction et consécration officielle du chanoine Don Pierino Bonomi.
Ensuite, les cinquante cyclistes qui ont grimpé jusqu'au sanctuaire, accompagnés de Don Bonomi, sont allés dans l'attenant Musée du Cycliste. Ils ont offert un maillot de l'UIC, maillot qui maintenant est exposé à coté des maillots jaunes de Bartali.
Le Passo Colle Gallo, n'a pas été le seul col grimpé au cours de ce dimanche. Les nouveaux sociétaires de l'UIC ont effectué un intéressant circuit de 105 km, pas trop difficile, adapté aux possibilités de début de la saison. Le Colle dei Pasta, et le Valico di Solto Collina ont été gravis sans trop de peine.. Le retour à Iseo a été contrarié par un vent persistant, surtout le long des rivages du lac. La journée parut très courte Chaque participant a reçu en hommage la rituelle photo du départ du groupe ainsi que le nouveau catalogue des Cols Routiers de Suisse. Les participants ont exprimé leur vif désir de revivre bientôt les mêmes émotions. Faudra-t-il encore attendre une années ? Probablement pas, car l'UIC est en train de programmer pour la fin de l'été un séjour dans les Pyrénées, à la conquête des cols légendaires toujours escaladés par le Tour : Aubisque, Soulor, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Portillon, Artigascou, Mente, Portet d'Aspet, pour ne citer les plus importants.

Emanuele Bafico

L'UIC est une nouvelle association dont le but est de regrouper tous les cyclotouristes épris de balades en montagne. Pour être membre, il suffit d'avoir gravi 1 col de plus de 2000 mètres.

Pour tous renseignements adressez-vous à Georges Rossini route de Publier, Moruel 74200 Marin Thonon les Bains France

 
   
 
       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
L'UIC su CicloTurismo di settembre
 
  Seppure con ritardo, dovuto a giustificabili motivi di turnover, CicloTurismo di settembre pubblica una pagina sull'UIC con il resoconto del Raduno di Iseo, con la foto di gruppo al Santuario della Madonna dei Ciclisti sul Colle del Gallo