Buone
notizie per chi si volesse cimentare con la salita al Monte Lesima; la
strada che l'articolo su cicloturismo di febbraio 2005 indicava come molto
dissestata è stata asfaltata di recente ed è in condizioni
più che accettabili.
Parto la mattina di sabato 18 giugno da Viguzzolo, nei pressi di Tortona,
rigorosamente da solo, visto che non trovo più nessuno disposto
ad accompagnarmi; ma oggi ho capito perché
Mi dirigo verso Salice Terme, da qui imbocco una strada secondaria alla
sinistra del fiume Staffora fino a San Ponzo Semola, dove attraversato
il fiume riprendo la provinciale in direzione di Varzi, famosa per il
salame crudo, di cui faccio prontamente provvista.
Lasciata Varzi, proseguo in direzione Passo del Giovà, e, dopo
Casanova, pendo a sinistra seguendo l'indicazione per Pianostano, punto
d'inizio della salita vera e propria. Piacevole il tratto in leggera salita
nel fondovalle fresco e ombreggiato.
A Pianostano, che a dire il vero non ho neanche visto, svolto a sinistra
verso Cencerate - Passo del Brallo, e qui la salita comincia a farsi interessante,
intorno al 10% abbastanza costante; dopo circa 2 km., superato Cencerate,
seguendo le indicazioni di Cicloturismo, lascio la strada principale del
Brallo e imbocco a destra una stretta stradina, che si presenta subito
con un bel rettilineo al 12%!
In seguito la pendenza si assesta intorno all'8 - 9% con diversi tornanti
e immersa nel fitto bosco, ma soprattutto con due fresche fontane strategicamente
disposte lungo la salita. Molto bella!
Dopo circa 7 km. sbocco sulla strada che dal Brallo porta al Giovà,
dove la pendenza si riduce e posso prendere fiato per l'ultimo sforzo..
infatti, dopo circa 2 km. ecco a sinistra la deviazione sulla strada privata
dell'Ente per il Controllo Aereo.
L'articolo di Cicloturismo descrive il primo tratto "esageratamente
duro al 17%" e ci credo che è esageratamente duro! Il mio
ciclocomputer ha rilevato il 23%!! Il primo chilometro è veramente
terribile, quasi mai sotto il 15%, l'asfalto però è più
che accettabile, la strada è stata riasfaltata in tempi abbastanza
recenti. Superata una serie di durissimi tornanti c'è un breve
tratto "facile" al 10%, poi di nuovo un lungo rettilineo intorno
al 15%, quindi due dossi con perfino un po' di discesa e poi l'ultimo,
per fortuna breve, tratto al 16 - 17% per giungere all'ombra dell'osservatorio
posto sulla cima.
Spettacolare la vista d'occhio a 360°! Vale la fatica! Da Monte Penice
verso nord est a al Passo Capanne di Cosola, all'Appennino Ligure, il
panorama si perde all'infinito da qualunque parte si guardi: bellissimo!
Piccolo spuntino con una banana, il salame di Varzi è ormai un
ricordo.. e ritorno in discesa alla strada principale, dirigendomi poi
al Passo del Giovà, dove mi fermo in trattoria in compagnia di
un ottimo piatto di tagliolini al sugo di lepre, contorno, birra, vino,
e fragole
A questo punto non mi resta che buttarmi in discesa dal Giovà e
ritornare quindi a Casanova Staffora, dove, per non fare la stessa strada
dell'andata, decido di andare a sinistra per Castellaro - Cella, con ancora
un po' di salita tanto per gradire
a Cella mi fermo per un a breve
visita al Sacrario dedicato ai Caduti di guerra, molto interessante, meritevole
di una visita.
Da qui posso scendere in Val Curone e rientrare a Viguzzolo dopo circa
30 km.
Totale Km. 130 e dislivello mt. 2300 circa.
Enzo
Santa UIC n° 29
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