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Un
impegno di lavoro mi impone di essere a Feltre per il 15 mattina quindi
dovro dormire in quella cittadina il giovedì sera. e per sfruttare
al meglio questa trasferta di lavoro parto giovedì mattina presto
con la bici nel baule dell'auto e alle 13 sono a San Martino di Castrozza
con destinazione il Passo della Costazza e la famosa Baita Segantini che
Giorgio tanto mi decanta e che io, circa 25 anni fa, ho raggiunto salendo
con gli sci da fondo, da Passo Rolle. Il tempo non è dei migliori
ma in aria c'e odore di pioggia e dove c'è profumo c'è arrosto.:
la pioggia la prenderò al ritorno ma per ora va tutto bene. Salgo
un pò più velocemente del solito e in poco più di un'ora
sono a Passo Rolle dove , dall'ultimo tornante si stacca lo sterrato che,
in2,7 km, porta alla Baita Segantini. Lo sterrato è molto bello e
può essere fatto anche con bici da strada con copertoncini (con i
palmer sarebbe a rischio di forature. Quslche tornante e raggiungo la Capanna
Cervino a m. 2.084. Il passo della Costazza è a circa 1 km e lo si
intuisce la dove la strada gira dietro un costone. Ancora uno stupendo tornante,
una tirata sinuosa, un breve falsopiano ed eccomi sul Passo Costazza, dov
è situata la Baita Segantini e relativo laghetto di color grigio-marrone.
Delle Pale di San Martino si vede ben poco e cominciano a cadere le prime
gocce di pioggia. Penso che un pò d'acqua toglierà la polvere
e nella discesa fino a Passo Rolle è così, ma poi la pioggia
si intensifica e quando arrivo a San Martino sono imbevuto come una spugna.
Nonostante il maltempo e l'assenza di panorama visibiile, questa uscità
estemporanea non me la dimenticherò molto facilmente sia per l'insolità
facilità con cui ho pedalato su queste pendenze non impossibili,
sia per la completa solitudine nella quale ho fatto la salita (pochissime
auto e solo una coppia di turisti che mi hanno fotografato a passo Rolle
e che mi hanno preceduto in Auto alla Baita segantini per fotografarmi nuovamente..
Piero |
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