-----------"Gallo", "Basso" e "Lambro" sulle Dolomiti
 
 
 
  PREDAZZO : 2 FANTASTICI GIORNI - Il nuovo team era composto rispettivamente da Gallo (gregario), Lamberto (per gli amici Lambi o Lambe gregario ) e infine dal " capitano o mio capitano " che non poteva essere nient'altro che Basso, l'autentico Basso perché solo noi l'abbiamo: Aldo Bassini per gli amici Basso. Il capitano in 2 giorni di salite con un totale di 190 km nelle gambe ha tirato probabilmente per 100 metri e per il resto ha succhiato la ruota ai gregari: ma analizziamo nel dettaglio lo sviluppo morfologico dei 2 giorni e il retrogusto ( so che i termini sottolineati non c'entrano nulla, ma in questa situazione mi piacevano). La partenza da Cremona destinazione Predazzo era prevista alle ore 9 di sabato: si può secondo Voi partire cosi' tardi?
Secondo me non è possibile giacché un giorno in bici è andato a farsi benedire: va be' non diciamo niente e partiamo,io con la mia solita ammiraglia con Telepass accompagnato dalla mia compagna fidata che non mi abbandona quasi mai e gli altri ragazzi con una macchina veramente giusta. Sulla A22 traffico bestiale e il giramento di marroni è notevole: code per traffico intenso e incidenti. Dopo qualche ora arriviamo a Predazzo, troviamo subito l'albergo che è molto bello, scarichiamo le borse e le nostre compagne. Io, ovviamente ero partito da Cremona già vestito da ciclista per ottimizzare i tempi e per non perdere dei secondi importanti,gli altri ragazzi si devono ancora cambiare. Depositiamo le borse, ci cambiamo e mangiamo un panino, beviamo un caffè al sole e partiamo. 1 tappa : da Predazzo al P.sso Manghen e ritorno dalla stessa strada per circa 70 km. Vorrei dire solo una cosa che riassume questo primo giro: fantastico. E' un qualcosa di fantastico il Passo Manghen soprattutto quando la strada si restringe immersa in un bosco, con pochissimo traffico ( solo qualche "pirla" in moto e in macchina che fanno le corse ) e una temperatura fantastica. Si pedala in salita, molte volte il lungo silenzio è interrotto da qualche " vaccata" del sottoscritto che vuole distruggere gli avversari dal punto di vista psicologico.
Ma il Gallo è in forma bestiale ( stranamente ), e passa in testa al gruppo e continua a tirare e gli altri ragazzi sono sempre e giustamente lì: quando si esce dal bosco, si vedono numerosi tornanti in poche centinaia di metri e la strada che s'impenna, ma siamo quasi agli sgoccioli della salita e appena arrivati su al Passo la visione di un laghetto e del cielo limpido è fantastica e ricompensa degli sforzi fatti precedentemente. Fotografie di rito, sosta al bar per il caffè e via in discesa fino all'imbocco della ciclabile che ci conduce fino a Predazzo. La prima tappa finisce soddisfatti e piacevolmente incantati del giro eseguito.
2 tappa: da Predazzo P.sso Rolle , discesa a S.Martino di Castrozza scollinamento sul Passo Cereda e infine Passo Valles ( x Lambi e Basso ) mentre x il Gallo, il S.Pellegrino. Sulla salita del Rolle i ragazzi mi hanno relegato in ultima posizione poiché ero ancora infoiato dal giorno precedente (abbiamo visto pochissime ragazze: non sono andato a ballare ma quanto basta per essere nuovamente innamorato): voglio specificare che ero infoiato dal posto fantastico dove eravamo. A 2,5 km dal Passo Rolle il gregario Gallo si porta al comando e impone l'andatura al gruppo: i ragazzi mi suggeriscono di rallentare perché il giro è ancora molto lungo, ma io vado a sensazioni e quindi continuo e i ragazzi non mollano anzi ….. Scendiamo verso S. Martino di Castrozza e Fiera di Primiero con una fantastica discesa. Giunti a Fiera di Primiero iniziamo la salita verso il Passo Cereda. Scolliniamo e arriviamo ad Agordo e compiamo l'ennesimo strappo: Forcella Aurine. Arriviamo Concenighe e Falcade e la pendenza della strada si fa sentire, e non solo: ci accorgiamo di essere ovviamente un po' stanchi soprattutto per il giorno precedente. Ci fermiamo ad una fontana fresca per riempire le borracce, per rinfrescarci un po' e per raccogliere quelle poche energie che abbiamo ancora, prima di affrontare l'ultima asperità della giornata. Al bivio per raggiungere il Passo Valles, mi defilo dal gruppo per fare il S.Pellegrino da Falcade, mentre gli altri ragazzi fanno il Valles. Avanzo metro dopo metro, e vedo i cartelli stradali che indicano le varie pendenze, le scritte sull'asfalto per i ciclisti nell'ultimo Giro. Piano piano vado su, tra un tornante e l'altro, tra una pedalata e quella successiva sapendo che mancano pochi km, ma il cartello indica 18%. Ma dobbiamo faticare ancora cara compagna ed ecco che la strada leggermente spiana e raggiunto il Passo indosso la mantellina, mangio un pezzo di barretta e mi precipito in una bellissima discesa. Le energie ritornano e vedo nel fondo valle Moena e i miei ricordi vanno a …..
Vento contrario per arrivare a Predazzo ma ormai ci sono e quasi contemporaneamente arriviamo io Lambi e Basso. Arrivati in albergo, ci scambiamo le impressioni di questi giorni fantastici: doccia, si mangia qualcosa e si parte. Grazie all'organizzazione degli itinerari e della logistica di Basso (è veramente bravo nell'organizzazione, meno nel tirare il gruppo ), e alla compagnia del "grillo lodigiano" Lambri e di Basso, sono stati 2 giorni fantastici noi con le nostre compagne: bellissimo.
Ripartiamo verso le nostre destinazioni, e non vi dico il casino che ci aspetta sulle vie del ritorno per il traffico intenso. Ma questa è già un'altra storia. Ah, dimenticavo una cosa: il mio capitano Basso mi ha già redarguito in quanto nel giro del Bernina, entrambi abbiamo stabilito il nuovo record di velocità in discesa: 89-90 km. ed abbiamo dovuto tirare i freni in quanto eravamo già in prossimità di un tornante.
Alla prossima e sempre in gamba con le nostre amate compagne.
Gallo (Gianmario Galetti)
 
 
 
 
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