-----------Passo San Jorio - m. 2.014 - by Jules Dejace e Piero Rota
 
 
 
  Un grazie di cuore a Carlo Colombo che nello scorso ottobre aveva segnalato questa magnifica e poco conosciuta salita.
E una magnifica salita in effetti lo è per vari motivi: la tranquillità e il ridottissimo traffico di auto e moto (quasi solo escursionisti a piedi o in MTB) - la bellezza del panorama con viste sul Lago di Como, sul Lago Maggiore, sulla Valtellina - la strada molto ben tenuta e sempre pedalabile - la presenza di punti di appoggio come i rifugi e più sotto alberghi e ristoranti.
Ci diamo appuntamento al parcheggio di Garzeno per le 10 del giorno di ferragosto - 15 Agosto - e per una curiosa coincidenza arriviamo sul posto nel medesimo istante: buon auspicio per una buona giornata. Ultimati con calma i preparativi imbocchiamo la strada asfaltata che sale dal parcheggio in direzione Passo del Giovo e del Rifugio (Cartelli ben visibili). dopo mezz'ora prima sosta per la colazione - Jules rosicchia un salamino di cervo, ricordo di Corvara. Riprendiamo senza fretta e raggiungiamo S.Anna e di seguito la Bocchetta di Germasino dove inizia lo sterrato. Per i praticanti occasionali della MTB lo sterrato è sempre un'incognita perchè le normali difficoltà dovute alle pendenze sono ingrandite dalle difficoltà dovute allo stato del fondo stradale - ebbene bisogna riconoscere che la strada non presnza pendenze estreme tranne nel tratto finale (ma non sono poi così estreme) e comunque sono sempre pedalabili anche per chi in MTB ci va solo quattro o cinque volte all'anno. Imbocchiamo lo sterrato e con molta calma, Jules avanti e Piero indietro, percorrendo i tornanti e i lunghi dritti che salgono sul fianco del Motto di Paraone fino a intuire il Rifugio del Giovo che raggiungiamo con un falsopiano di 500 m. Il Rifugio è situato sull Colle del Giovo o Bocchetta del Giovo, m. 1.706, che mette in comunicazione la Val Dongana con la Valle di San Jorio, come del resto la Bocchetta di Germasino superata in precedenza. .Breve sosta per una veloce Coca Cola e riprendiamo verso il Passo San Jorio che adesso è visibile in alto a sinistra con la strada da percorrere in bella evidenza sulla costa della testata della Valle San Jorio. La strada è di origine militare e alterna tratti di sterrato a tratti di "opus incertum" costituito da pietre piatte legate col cemento - questa pavimentazione è costante nell'ultimo km. Jules sale senza problemi, Piero ogni tanto deve scendere di sella per crampi ai polpacci e ai tibiali anteriori (dovuti al fatto che sta pedalando con normali scarpe da ginnastica e quindi il piede appoggia sul pedale con la parte centrale anzichè con la parte anteriore). Qualche tornante, l'alpeggio con le vacche al pascolo ed infine il rifugio appena sotto il passo. Saliamo al passo, facciamo foto in abbondanza e poi di nuovo al rifugio per un meritato ristoro (cioccolata calda e strudel). Il ritorno è abbastanza rapido e senza problemi, a parte un leggero disagio per i sobbalzi dovuti al fondo in pietra e cemento nei primi km. - il resto su ottimo sterrato con poche pietre si percorre in un baleno fino a ritrovare l'asfalto e poi giù senza soste fino a Garzeno con qualche attenzione ai gitanti ed alle auto che nel frattempo erano salite a S. Anna.
Bilancio estremamente positivo ed un'ottima giornata in ottima compagnia. Sicuramente da ricordare.
Jules e Piero
 
 
 
 
Fot di Piero-----Foto di Jules-----Altimetria-----Mappa