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La
bicicletta è la cosa più bella del mondo, soprattutto quando
si è abbastanza allenati. Quando il socio n. 248, Mauro Speziali,
ha ritenuto di dirmi che in Valtellina è l'unico socio, ed anche
come ciclisti non sono in tanti, ho accettato con entusiasmo di partecipare
ad un giro in zona. Lui ha suggerito il passo dello Spluga, e Georges Rossini
lo ha definito bellissimo. Mi sono permesso di spostare la partenza a Campodolcino,
anziché Chiavenna, e proporre l'aggiunta del Passo di San Bernardino
a mt. 2.065, con conseguente discesa a Splügen, poi il passo San Bernardino,
ritorno a Splügen per risalire dall'altro versante il passo dello Spluga.
Assorto nell'organizzazione dell'uscita ho commesso due errori:: per posta
elettronica non ho chiesto l'età di Mauro, sperando fosse più
o meno della mia età, invece ha solo 35 anni, ed ovviamente va molto
più veloce di me. - ho poi calcolato male il dislivello totale: sulla
carta il dislivello sembrava di circa mt. 1.900, contro i metri 2.500 risultati
alla fine per km. 97 di percorso. A parte questi piccoli contrattempi, devo
riconoscere che la strada del passo dello Spluga è spettacolare,
almeno dalla parte italiana. Il passo in se non dice molto. Il San Bernardino da Splügen è di una pendenza molto pedalabile, al contrario dello Spluga, difficile e duro da entrambi i versanti. Però il passo di San Bernardino, con il suo laghetto provvisto di isola, è bellissimo. Ottima impressione del socio n. 248, con il quale ho già in programma un nuovo giro: Campodolcino, Passo Spluga (mt. 2.115), Splügen, Thusis, Tiefencastel, Julierpass (mt. 2.284), Silvaplana, passo Maloja (mt. 1.815), Chiavenna, Campodolcino, per un totale di km. 155 e circa mt. 3.500 di dislivello. Sarà un appuntamento per settembre od i primi di ottobre, sperando che ci siano parecchi volontari a farci compagnia. Tullio Pavanelli - Presidente della Union Internazionale Cicloscalatori |
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