Il Passo di Neggia
E' una bella mattinata di giugno quando io e un compagno di pedalate, Mario, ci apprestiamo ad una bella gita : il giro di tre quarti del Lago Maggiore e la scalata al Passo di Neggia, in Svizzera, a pochi passi dal confine.
Lasciamo l'auto a Fondotoce, pochi chilometri prima di Verbania, facilmente raggiungibile dall'autostrada Genova - Gravellona Toce uscita Baveno. Sono le 8 di mattina, partiamo in direzione di Locarno, costeggiando la riva ovest del lago; la strada, piuttosto trafficata fino a Verbania, in seguito è veramente suggestiva e rilassante, per tutti i suoi 38 chilometri fino alle porte di Locarno; l'attraversamento della città, benché fornita di ottime piste ciclabili ,risulta piuttosto complicato dalle indicazioni alquanto scarse. All'uscita della città troviamo però una ottima pista ciclabile che, attraversando una distesa di serre, ci porta praticamente all'incrocio con la strada principale che ridiscende la riva est del lago.
Percorriamo ancora circa 5 km. e giunti a Vira Magadino, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Indemini e Passo di Neggia. La salita è subito ripida: 9-11 %; ci si aspetta, come succede spesso, che dopo pochi tornanti, possa addolcirsi un pó : neanche per idea! Il primo tratto che ci consente di riprendere fiato, con pendenza tra il 5 e il 7 % è dopo circa 6 km! Dopo poco più di un chilometro, però, ritorna come prima, stabile al 10 % e non mollerà più fino alla cima; mollerò prima io, a 3 km. dalla vetta, per mangiare qualcosa e scongiurare una crisi di fame…. Mario invece preferisce non fermarsi e decide di proseguire adagio, lo raggiungerò poi praticamente in vista del valico.
Una salita veramente con i fiocchi! 13 km. con pendenza media 9,1 %… In cima, vista l'ora, l'appetito e le nubi minacciose, decidiamo di pranzare in una trattoria a pochi passi dalla strada. Un abbondante piatto di spaghetti e una ottima torta alle noci; dimentichiamo però di essere in Svizzera e ordiniamo il vino: ¾ di litro = 12 €! La prossima volta birra!
Mentre mangiamo si scatena un furioso temporale che ci fa temere il peggio, per fortuna dopo una mezz'ora smette di piovere, sebbene il cielo resti coperto, e ci permette però di affrontare la discesa senza pericoli.
Bellissimo il versante italiano della Val Veddasca! Superato Armio decidiamo di deviare a destra e salire alla Forcora (valico n° 958), 2 km veramente impegnativi, ridiscendere poi verso Musignano. Stupendi i panorami sul lago Maggiore lungo tutta la discesa!
Tralasciamo purtroppo la deviazione per il lago Delio perché ricomincia a piovere e giungiamo in breve a Maccagno. Sarà per la prossima volta…
Qui costeggiamo per un breve tratto il lago per poi imboccare a Colmegno una variante in salita per Agra - Dumenza, per ridiscendere a Luino dopo aver valicato la Sella di Dumenza (n° 959)
A questo punto non ci resta che raggiungere Laveno sotto un pallido sole per salire sul traghetto che in 20 minuti ci riporta a Verbania e di lì in breve torniamo a Fondotoce alla nostra auto.
Un itinerario veramente bellissimo, circa 125 km., da non perdere!
Lo rifarò presto in senso inverso

Enzo Santa N° 29 - Castelrosso (TO)