Bardolino, il secondo Raduno dell'Unione Internazionale dei Cicloscalatori
Il maltempo non rovina la festa dell'UIC sul Baldo
 
  Maltempo e concomitanza con le votazioni per il parlamento europee hanno creato un po' di problemi al raduno dei membri dell'Unione internazionale cicloscalatori (UIC), che avevano scelto il lago di Garda e il Monte Baldo, a cavallo fra il Veneto e il Trentino-Alto Adige, per un percorso molto severo ma ricco di suggestioni. Le incertezze meteorologiche hanno purtroppo indotto ad alcuni prendere precipitosamente la via del ritorno senza avvertire gli altri partecipanti. Il caos e lo sconcerto non hanno però rovinato la giornata ai coraggiosi cicloturisti che, nonostante un cielo carico di nuvole minacciose, hanno manifestato il loro attaccamento allo sport della bicicletta prendendo il via da Bardolino.
Il meteo, alla fine, s'è dimostrato meno inclemente del previsto. Già a metà mattinata si sono aperti confortanti squarci, le nubi si sono diradate, il sole ha fatto capolino. Così, a partire dal Passo di San Valentino (1314 metri), è iniziato un grande spettacolo che ha ricompensato il coraggio e la fatica dei sedici partecipanti. I quali, pedalando tra gli avvincenti contrasti del paesaggio alpestre del Baldo, hanno raggiunto la quota più elevata della giornata, i 1617 metri della Bocca di Créer, sferzata da un fortissimo vento gelido. Breve discesa sino alla Bocca di Navene (1425), poi alcuni strappi con pendenze sino al 16% e scollinamento a quota 1614 prima di una meritata sosta al Cavallo di Novezza (1433), con pranzo presso il rifugio-ristorante la Genzianella.
Dopo la rituale foto di gruppo, il rientro, quasi tutto in discesa, a Bardolino, interrotto solo qua e là da una serie di controtendenze, alcune anche impegnative, per valicare il passo del Casello (1056 metri) e Spiazzi (864 metri). Sul Garda, infine, un caldissimo sole.
 
 
 
 
 
 

Bardolino, le deuxième rendez-vous de l'Union internationale des Cyclogrimpeurs
Le mauvais temps n'a pas gâché la fête de l'UIC sur le Monte Baldo.

 
 

Le mauvais temps et la date, en coïncidence avec les élections du Parlement européen, ont créé quelques problèmes à la concentration des membres de l'Union Internationale des Cyclogrimpeurs (UIC) qui avaient choisi le lac de Garde et le Monte Baldo, à cheval entre Veneto et Alto-Adige, pour un parcours très sévère mais combien riche de suggestions.
Les aléas de la météo ont malheureusement poussé quelques-uns uns à s'enfuir précipitamment sans avertir les autres. Le chaos et le désappointement n'ont cependant pas gâché la journée des cyclos courageux qui, malgré un ciel lourd de nuages menaçants, ont voulu marquer leur attachement au cyclotourisme en prenant le départ à Bardolino.
La météo, en fin de compte, s'est avérée moins inclémente que prévu, au cours de la matinée, les nuages se sont dissipés et le soleil s'est montré. Ainsi, à partir du Passo di San Valentino (1314 m), un magnifique spectacle a récompensé le courage et la fatigue des 16 participants qui, en pédalant à travers les contrastes alpestres du Baldo, ont atteint le point culminant de la journée, les 1617 m de la Bocca di Créer, fouettée par un vent glacial. Courte descente jusqu'à la Bocca di Navene (1425 m) puis après quelques murs à 16% , passage d'une crête à 1614 m avant une pause bien méritée au Cavallo di Novezza, pour un repas au refuge-restaurant la Genzianella.
Après l'incontournable photo du groupe, le retour presque tout en descente, vers Bardolino, avec quelques contre-pentes, certaines même raides pour franchir le Passo del Casello (1056 m) et Spiazzi (864 m). Au bord du lac de Garde, enfin un soleil bien chaud.