ALPI GIULIE
Una bella passeggiata attorno al Mangart

Tramite L'UIC ho trovato un amico speciale che mi sta facendo conoscere le montagne di tutto il Triveneto, specialmente quelle nostre in Friuli, paese d'origine dell'Alpino, che nulla hanno da invidiare ad altre più blasonate.
La Gran Fondo Campagnolo era alle porte, decidiamo per il giorno10 giugno, ultimo test sulla lunga distanza. Per il mio compagno d'avventure Diego Spagnoli é un gioco da ragazzi individuare un percorso ad hoc. Per lui, i monti non hanno segreti e individua Chiusaforte, ai piedi delle Alpi Giulie, come campo base.
Partenza di buon mattino e subito salita per 18 km, che con pendenze non proibitive ci porta ai 1162 metri di Sella Nevea. Tra discesa e falsopiano, passando per Cave del Predil, arriviamo, dopo 40 km, a Tarvisio ed attraverso il valico di Ratece 851 m entriamo in Slovenia ed arriviamo a Kranjska Gora, dove ha inizio l'ascensione del valico più bello della giornata, il Vršic (Passo di Moistrocca). Ascesa impegnativa, pendenza media del 8/9% con punte del14% su 10,5 km.
I 24 tornanti in salita, tutti in porfido, sono la parte più ostica dell'ascensione. Raggiungiamo i 1611 metri del valico, classica pausa-foto davanti al cartello ed iniziamo una lunga discesa nella Val Trenta, per poi risalire lungo la Val Coritenza, ed a Log pod Mangartom iniziare l'ascensione del Predel 1156 m (Passo del Predil). La salita é lunga ma la difficoltà é il caldo che si fa sentire. Arrivati in cima, Diego propone una deviazione per il Monte Mangart e Forcella Lavina; una decina di km con pendenze dure ed un fondo stradale pessimo. Arrivati a quota 1750 metri circa, ad un paio di km dal valico, ci dobbiamo arrendere, la neve non ci permette di proseguire, la strada non c'é più! In compenso siamo ricompensati da un fantastico panorama. Ritorniamo a Predel, poi dal lato opposto arriviamo a Sella Nevea. In cima, Diego, insaziabile, mi propone un nuovo fuori programma: l'altopiano del Montasio, ma la stanchezza si fa sentire ed a malincuore gli propongo di rientrare. Così, dopo un giro di 165 km siamo di ritorno a Chiusaforte.
Giro fantastico, poche automobili, ma molto impegnativo. Grazie Diego per l'ennesima magnifica gita attraverso le nostre belle montagne.
Gianni Beraldo - N° 171 San Canzian d'Isonzo (GO)

Nota di G. Rossini - Predel in sloveno =soglia, passo di montagna