Ascesa al passo Nigra
Durante l'inverno mi piace leggere su riviste o guide specializzate descrizioni
di nuove ascese su Alpi o Dolomiti, per poi progettare un viaggio in loco
durante la bella stagione.
Come cicloscalatore amo le salite sconosciute anche se ostiche da superare.
Una meta ambita era il Passo Nigra, facile a raggiungere dal Passo Costalunga
(addirittura in discesa) ma diverso da Blumau (Prato all'Isarco).
Nella guida di Rudolf Geser (Die 50 schoensten Radtouren in den Alpen) "i
50 più bei circuiti nelle Alpi" tratta questa salita ed in particolare
un punto mi è rimasto impresso, la descrizione di un tratto dopo
l'abitato di Brie-Breien che per oltre 2 Km mantiene pendenze proibitive,
anche fino al 24%.
In occasione del Giro d'Italia il gruppo sportivo AVIS in Pullman parte
da Città di Castello per Moena; in tre scendiamo ad Ora (Auer) e
procediamo lungo l'Adige fino a Bolzano, attraversamento della città
(non facile!) per risalire la valle d'Isarco con una perfetta ciclabile
fino a Blumau (Prato all'Isarco) a 305 m. s.m. Iniziamo a salire con un
certo timore, la strada è stretta e alterna tratti ripidi ad altri
facili, poi a Breien si supera il segnale che indica una pendenza del 24%.
Ci siamo, non ci sono alternative per arrivare a Moena, dobbiamo superare
il Passo Nigra per poi ridiscendere in Val di Fassa a Mena per il Passo
Costalunga. La strada si snoda senza tornanti seguendo la forma del costone
del monte sovrastante, la pendenza aumenta progressivamente e così
pure i battiti cardiaci, ai 170 faccio una sosta altrimenti si rischia troppo.
Difficile è ripartire con quelle pendenze, ci riesco e resisto fino
all'incrocio con la nuova strada che porta a Tires, dove la pendenza si
fa più ragionevole. Uno di noi è riuscito ad arrivare in cima
senza scendere, ma dopo tanto sforzo lo trovo disteso su una panchina ed
il terzo ha fatto l'ultimo tratto a piedi anche per la scarsa preparazione.
A Tires riposo e ristoro con strudel e tisana, con magnifica vista verso
il Catinaccio. Lentamente ci avviciniamo a S. Cipriano, superandolo con
un tratto al 20% e si prosegue verso l'alto. Man mano che si sale, la salita
si fa più agevole, con bei tornanti in mezzo ad una fitta abetaia
e dopo ben 19 km di salita si raggiunge il Passo Nigra a 1.690 m. Stranamente
si continua ancora a salire leggermente, ormai la vista è puntata
sul Latemar e la strada procede in un paesaggio da favola fino al lago di
Carezza, poi si risale con facilità alcuni tornanti fino al Passo
Costalunga per poi gettarci a capofitto verso Vigo di Fassa e Moena, dato
che si sta facendo sera.
Il Passo Nigra da Blumau è senza dubbio una delle salite più
impegnative delle Dolomiti.
Giordano Castagnoli - N° 163 - Città di Castello
(PG)