Avventura in Piemonte
Ore 4:30 di domenica 2 luglio, suona la sveglia, ma non serviva, guardiamo
fuori della finestra: tutto OK.
Ieri sera siamo arrivati dal Friuli qui a Boves ed oggi è il gran
giorno della Fausto Coppi. Io e Diego ci prepariamo, ma le nostre maglie
del Team Isonzo rimangono in borsa, è obbligatorio usare quella raffigurante
il mitico Fausto. Colazione veloce e partiamo per Cuneo. Eccoci in piazza
Galimberti, dopo aver tanto sognato e preparato questo giorno.
Partenza: nei primi chilometri si susseguono i facili Montemale e Colletto
di Rossana, sino ad arrivare al km 75 a Sampeyre, da qui cominciano i 17
km che ci portano ai 2284 metri del Colle di Sampeyre. Quello che ci colpisce
è la sua regolarità. Veloce discesa e arriviamo a Stroppo.
Ora rifiatiamo perché la prossima sarà dura. A Ponte della
Marmora cominciano i 23 Km che ci porteranno sulla Fauniera o meglio Colle
dei Morti. La prima parte è più dolce, ma poi la pendenza
aumenta con una rasoiata al 15% al km 12, ora fa anche caldo e, per arrivare
al Colle d'Esischie 2730 m è davvero dura, ma il vero calvario sono
gli ultimi due chilometri, quasi in sterrato, per arrivare al monumento
di Pantani, posto ai 2481 metri del valico. Sosta per foto di rito. La presenza
di Diego è di grande aiuto e nonostante la mia stanchezza iniziamo
la lunga picchiata verso Demonte attraverso il Colle Valcavera 2416 m. Arrivati
a Valdieri cominciamo della giornata. Provvidenziale, la fontana all'inizio
della salita, dove metto sotto la testa per rinfrescarmi. Diego mi aspetta,
m'incoraggia, ma questi ultimi 6 Km con pendenza media del 8,8% con passaggi
a 18%, sono duri. Finalmente, quando valichiamo a 1304 m la Madonna del
Colletto, so che ormai è fatta. Al termine della discesa, gli ultimi
15 Km sono condotti a gran ritmo. Siamo alle porte di Cuneo, ecco il traguardo,
ce l'abbiamo fatta!
Ancora una volta devo ringraziare il mio compagno Diego Spagnolli: lui dice
"insieme siamo venuti e insieme finiamo"
. Ma oggi la differenza
era notevole!
Dopo una notte di sonno, riusciamo a ricuperare le nostre energie. Decidiamo
di ritornare a casa nel pomeriggio, quindi abbiamo a disposizione tutta
la mattinata per regalarci un'altra perla. In auto raggiungiamo Vinadio.
Vogliamo affrontare il lungo e difficile Colle della Lombarda. I numeri
parlano chiaro, circa 22 Km con pendenza media 6,8%, ma con alcuni passaggi
molto ripidi. Subito, una serie di nove tornanti che ci portano all'imbocco
del vallone di Sant'Anna, poi si susseguono cambi di lato, tratti dritti,
tornanti, altopiano, s'intravede il Santuario di Sant'Anna, il paesaggio
si apre, si sale ancora, negli ultimi chilometri la meravigliosa cornice
di un bel laghetto alpino con le marmotte e scolliniamo ai 2350 metri del
Colle della Lombarda che segna anche confine con la Francia.
Uno sguardo in giro
. Che maestosità le Alpi!
Possiamo giudicarla come una delle nostre ascese più belle. Fantastico
il suo continuo cambio di paesaggio. Per un lungo momento rimaniamo ad ammirare
il circolare orizzonte alpino. In discesa riprendiamo la strada e dopo otto
chilometri, siamo al bivio per il Santuario di Sant'Anna che decidiamo di
raggiungere. Sono 2,3 Km molto impegnativi per salire ai 2010 metri del
Santuario più alto d'Europa. Doveva arrivarci il "Giro",
qualche anno fa, un gran peccato averci rinunciato. Felici, raggiungiamo
l'auto. È giunta l'ora del rientro in Friuli con un bellissimo ricordo:
un'esperienza fantastica, due giorni che non dimenticheremo
due amici,
due bici, le grandi montagne
Gianni Beraldo - N° 171 - San Cassiano d'Isonzo (GO)
Colle della Lombarda 2350 m - Inseparabili come sempre, Gianni e Diego per
la rituale pausa foto.