Ai nostri cari vecchi ronzini

Gli anni passano, le forze iniziano a venir meno, la salita si fa sempre più dura, la fatica sempre più pesante, improba. Che volete, bisogna avere la serenità di accettare la realtà, tanto non la si può cambiare. Allora non prendiamocela e vediamo sempre il lato positivo. Credere ancora, malgrado gli anni, che si possa continuare a fare tutto ciò che facevamo quand'eravamo giovani è un'utopia. Ma nulla ci vieta di continuare a rinnovare il nostro entusiasmo, quello che ci permette di lanciare delle sfide contro noi stessi. Adattandolo alla nostra età ovviamente. È quello che conta di più nello spirito che ci fa sostenere la fatica di tante salite e che giustificano i grandi momenti di eccezione vissuti.
Nella Sella Ronda, sulle rampe del Passo Sella, cercavo disperatamente di arrivare all'appuntamento fissato con Maria Canins, quel giorno madrina della nostra Challenge Alpina, ma nei punti dove la pendenza si faceva crudelmente sentire ero costretto a fermarmi per riprendere fiato. In quei momenti di pausa dicevo tra me e me: "Giorgio, ora sei un vecchio ronzino, le tue forze stanno sempre indebolendosi, è ora di chiudere la tua carriera di ciclista". Poi, però, sentivo gli incoraggiamenti di tanti giovani ciclisti che mi superavano e che passavano accanto a me: "Dai. Vecio, che ce la fai", "Su, su, sei quasi arrivato", "Coraggio, amico, sei ammirevole". Tutti questi complimenti mi hanno ridato le forze, mi sono sentito ringiovanire, ho ritrovato il coraggio per riprendere a salire. A salire lentamente, ma salire.
Ora, nel mio studio, dove la mia passione mi tiene occupato nelle lunghe e fredde giornate d'inverno, ho davanti a me appeso, un quadro nel quale c'è scritto un pensiero espresso da grande Generale che mi fa ricordare che non sono un vecchio ronzino, che sono ancora giovane, che c'é ancora molto da fare, da compiere, da realizzare, e mi rendo conto che posso continuare a tenere intatta quella grande passione che è la montagna e la bicicletta.

RESTARE GIOVANI
La giovinezza non è che un periodo della vita,
essa è uno stato di spirito, un effetto di volontà,
una qualità dell'immaginazione, un'intensità emotiva,
una vittoria del coraggio, del gusto dell'avventura sul quello del conforto.
  Non si diventa vecchi per avere troppo vissuto,
si diventa vecchi per mancanza d'ideale.
Gli anni aggrinziscono la pelle, rinunciare al suo ideale aggrinzisce l'anima.
Le preoccupazioni, i dubbi, i timori,
le disperazioni sono i nemici che vi fanno chinare
verso la terra e diventare polvere prima dell'ora.
  Giovane è quello che si stupisce e si meraviglia
trovando della gioia al gioco della vita.
Voi siete altresì giovane che la vostra fiducia in voi stessi,
altresì giovane che la vostra speranza,
altresì vecchio che il vostro dubbio, che il vostro abbattimento.
  Voi resterete giovane tanto che voi resterete ricettivo a quello che è bello,
buono, grande, ricettivo ai messaggi della natura, dell'uomo dell'infinito …..
il giorno quando il vostro cuore cederà al pessimismo, al cinismo,
possa il Signore avere pietà della vostra anima di vegliardo.
Generale Douglas MacArthur - 1945


Colle dell'Agnello 2748 m - 14%, sul più duro della rampa è tempo di mettere piede a terra.