Colle
del gran San Bernardo
21
giugno 2008 - Oggi è il solstizio d'estate, il giorno con il
maggior numero di ore di luce di tutto l'anno, quindi, anche senza il dovuto
allenamento, mi posso permettere una salita lunga sapendo che comunque rientrerò
prima del buio. E così è stato.LDopo Santo Stefano ed in vista
del Pico Veleta avevo pianificato un allenamento quasi serio; 5 uscite in
pianura per fare le gambe e poi un paio di salite lunghe anche se non durissime,
con un dislivello attorno ai 2.000 metri. L'idea era buona ma il bel tempo
e il caldo, scoppiati all'improvviso hanno mandate a carte quarantotto il
programma. Niente pianura e subito salita. Il Gran San bernardo è il
più vicino, 32 km con 1.900 metri di dislivello, pendenze non dure,
quindi ce la posso fare.

E' un pò come da Granada a Sierra Nevada, ottimo allenamento. Ma ho
fatto i conti senza l'oste e l'oste in questo caso l'oste sono le 5 uscite
in pianura che ho saltato. Risultato: ci ho messo sette ore e mezzo e tanta
fatica. Partenza da Aosta alle 9.00. La strada sale regolarmente e penso che
oggi sarà una buona giornata per le mie gambe. La vista del Gran Combin
mi esalta ed accelero l'andatura (7-8 km/h). primi tornanti e poi Gignod.

Riparto
ed arrivo all'altezza di Etroubles. Ci sono circa 4 km di falsopiano ma le
gambe entrano in sciopero. A Etroubles mangio un paio di fette di torta al
cioccolato ed intanto si sono fatte le 13.00. Decido di non guardare più
l'orologio e mi rimetto per strada. Passo St. Oyen dopo 500 metri al 9-10%
(forse il tratto più duro) ed arrivo al bivio per l'autostrada del
tunnel. La tentazione di tornare è forte ma decido di non arrendermi:
sicuramente più avanti andrà meglio anche se mancano ancora
12 km di strada e 850 metri di dislivello. Breve sosta a St. Rhémy
per alcune foto e riparto. Di colpo le gambe girano, non mi fanno male, e
lentamente conto i km che scorrono sotto le ruote. Fa caldo ma un paio di
km nel bosco mi ridanno lena. Passo l'imbocco del tunnel e finalmente vedo
in alto il valico. La strada si fa brutta per i lavori in corso: allargamento
della sede stradale e protezioni a valle. Dovrò stare attento in discesa.
I tornanti finali sembrano interminabili ma alla fine ci sono. Sono le 4.30
anzi quasi le 5.00. Discesa rapida verso Aosta e ritorno a casa con il proposito
di uscire per una settimana solo in pianura.
Piero Rota