Pratonevoso Colla del Prel - m. 1.617


Mappa----Foto---Altimetria rilevata da CM436M--- Altimetria da www.salite.ch-wVideoclip--


26 luglio 2008 - Su questa salita avrei voluto esserci il 20 luglio scorso, in compagnia di Aurelio e Luca in occasione della XV tappa del Tour de France, la Embrun-Pratonevoso, ma l'acido lattico del Pico Veleta non era ancora completamente smaltito. Oggi riprendo la bici proprio con questa salita.
Pratonevoso non è un valico, ma è una salita di tutto rispetto, 13,7 km con un dislivello di 930 metri, ed è anche un BIG, il n. 687, quindi uno stimolo in più.
Parto da Frabosa Sottana poco prima delle 9.30. L'inizio è blando fino a Miroglio poi le pendenze aumentano gradatamente fino a raggiungere il massimo nei pressi del Paravalanghe attorno al km. 5. Al bar Fior di Roccia mi fermo per un caffè e per tirare il fiato; le gambe girano discretamente e l'acido lattico del veleta è solo un ricordo. Passo il bivio per Artesina e la strada adesso è all'aperto, con buoni tratti in ombra e pendenze attorno al 6-7 %. La strada è cosparsa di scritte che incitano i ciclisti del Tour e alcune, non molto benevole, sono rivolte a Riccò.
Per stemperare la fatica mi aggrappo a pensieri peregrini.
Avrei voluto vedere gli scatti di Riccò su questa salita ma Riccò è finito preda del CERA. Delusione tanta, ma anche tanta rabbia nel vedere sprecato malamente un talento così promettente. E allora, perché io (e tanti come me) continuo a trascinarmi lentamente su per queste salite riuscendo a far coincidere il massimo della fatica col massimo del divertimento? Masochismo non è di certo e neppure esibizionismo perché, diciamolo francamente, c'è veramente poco da esibire. Forse io (e tanti come me) mi sono assunto una missione: espiare in nome del ciclismo le colpe dei ciclisti dissennati che preferiscono scivolare sulla CERA invece di sfruttare in modo naturale le doti che hanno avuto in dono. Forse la fatica boia che faccio in salita ha una funzione catartica e redentrice delle colpe dei ciclisti "cattivi", per consentire ai ciclisti "buoni" di pedalare sempre a testa alta. Forse.
Tranquilli, non mi sono fatto una canna e neppure sono in preda a delirio da fatica. Semplicemente sto seguendo pensieri assurdi che mi aiutano ad addolcire lo sforzo.
Così sragionando mi trovo al km. 10. Pratonevoso non è distante ed in breve ci sono. Vedo il punto dove il Tour ha concluso la tappa ma proseguo ancora per 2 km fino a raggiungere il grande parcheggio nella parte alta di Pratonevoso a quota 1.617 (Colla del Prel). La strada prosegue ancora per 4,5 km verso il Rifugio Balma ma per oggi ho dato abbastanza. Breve sosta per una cioccolata e ritorno alla base con un breve excursus sull'erba senza conseguenze.
Piero Rota
NB. rientrato a casa ed esaminando le carte della zona e il Catalogo Rossini ho scoperto che il punto più alto che ho raggiunto era un valico e precisamente la Colla del Prel m. 1.617 n.324

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