Capanne di Carrega - Porta del Romano


Mappa ---   Foto --- Altimetria rilevata con CM436M --- Altimetria da www.salite.ch --- Videoclip


4 ottobre 2008 - Questo dev'essere un periodo fortunato. Sto inanellando una serie di salite una più bella dell'altra, almeno a me così pare. Non sono over 2000 e neppure salite da storia del ciclismo ma hanno in comune alcune caratteristiche che le rendono molto interessanti: innanzitutto sono salite impegnative, non brevissime e con pendenze rispettabili, si svolgono su strade con traffico abbastanza limitato (almeno così mi è capitato) hanno un ottimo fondo stradale e sono molto piacevoli sia come paesaggio che come varietà di ambiente. E' questo il caso delle Capanne di Carrega, sullo stesso crinale di Penice, Brallo, Monte Lesima, Passo del Giovà, Capanne di Cosola, crinale che costituisce il limite settentrionale della Val Trebbia. Con Gabriele Brunetti avevamo cercato di mettere in piedi un mini raduno con gli amici che abitano nei paraggi, ma gli impegni di ciascuno hanno fatto si che, come al solito, mi sono trovato a pedalare in solitudine. Partenza da Cabella Ligure, in Val Borbera, stesso punto di partenza per le Capanne di Cosola, ed anche i primi 3 km sono in comune. Tempo splendido, non una nuvola, ma fa piuttosto fresco. Da Cabella al bivio Cosola-Carrega mi scaldo le gambe poi prendo a destra e breve discesa al ponte sul Borbera. Poi alcuni km di saliscendi sul fianco destro della valle fino al ponte che permette di passare sul lato sinistro. Al ponte faccio una breve sosta per foto e filmati e riparto subito con buona lena per un paio di km. Altra sosta per filmare uno scorcio interessante e mi accorgo che la videocamera è rimasta sul ponte. Scendo velocemente a recuperarla e fortunatamente la ritrovo dove l'avevo lasciata anche perché nel frattempo non è passata nessuna auto. Ritorno sui miei passi e proseguo fino al cartello che indica Cartasegna. Gabriele mi aveva detto che da li inizia un tratto duro e così è: tratto duro veramente con rampe al 12-13% inframmezzate da brevi spianamenti al 5-6% con il risultato che la media totale di quel chilometro e mezzo non è altissima ma si fa una fatica boia. Le pendemze, poi, ritornano normali e mi trovo nel bel mezzo di una battuta al cinghiale, con richiami di cacciatori e cani. Uno di questi, un cane, che evidentemente della caccia al cinghiale non glie ne poteva fregar di meno mi segue per un paio di km fino in vista degli abitati di Connio e Carrega e poi se torna al suo destino. A Carrega breve sosta sulla piazzetta con rifornimento di acqua. A un signore affacciato ad una finestra chiedo se da qui si vedono le Capanne di Carrega e lui mi risponde "Dopo il Castello" e chiude la finestra. Riparto curioso di vedere il castello e lo troverè dopo 3 km. Intanto la strada è uscita dalla stretta valle in cui si era inerpicata e sfocia in spazi aperti, dominati a sinistra dal Monte Carmo e colorati dai colori dell'autunno. Il Castello è arroccato su un tornante che mi manda sulla sinistra verso il crinale dove alla fine scorgo le Capanne di Carrega e il valico. Mancano 3 km che percorro lentamente. Supero le Capanne di Carrega e raggiungo il valico che è deserto, solo 2 auto di fungaioli e nient'altro. Foto e filmati sulla sottostante Val Trebbia e proseguo in falsopiano e poi leggera discesa fino alla Casa del Romano, Bar tabaccheria da cui si gode una stupenda visione sul Monte Lesima e sul versante ligure. Ritorno al Valico e faccio una breve sosta alle Capanne di Carrega per un caffè e della focaccia e riparto verso Cabella Ligure con il sole che ormai allunga le ombre. Anche oggi puro divertimento: 43,5 km e 1.111 metri di dislivello in salita, compreso il tratto che ho ripercorso pe recuperare la videocamera.
Piero Rota

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