
Monviso - Pian del Re - m. 2.020
6 settembre 2008 - Monviso. Nelle belle giornate, quando l'aria
è limpida, da casa mia guardando verso est vedo il Monviso, solitario,
al centro della sky-line delle Alpi. C'ero già stato. In cima, in gioventù
(avevo 19 anni), salendo a piedi da Crissolo al Quintino Sella e poi, alle
2 del mattino, per evitare le scariche di pietre, l'arrampicata alla vetta.
Pareva di essere in cima al mondo..

Adesso, con molti più anni sul groppone, mi accontenterò di
vederlo dal basso, da Pian del Re, meta della mia salita di oggi. Parcheggio
l'auto nella piazza di Paesana, proprio di fronte alla colonnina del Crono
test-point i cui cartelli scandiranno il passare dei km indicandomi, con precisione,
quota, distanza e pendenza del tratto successivo. Proprio come piace a me:
sapere sempre di che morte sto morendo, o, meno drammaticamente, semplice
curiosità di conoscere cosa sto facendo. I primi km passano veloci
con un traffico di auto e moto in direzione Crissolo piuttosto consistente.
Il Monviso è coperto da nuvole e le previsioni dicono che al pomeriggio
aumenteranno. Speriamo bene. Dopo il bivio per Oncino 3 tornanti brevi ed
in rapida successione mi portano su una rampa piuttosto dura. Fino a Crissolo
non è una passeggiata ma me la cavo. A Crissolo auto e gente da tutte
le parti: è la fiera annuale di San Chiaffredo. Ad una bancarella compro
ottimi biscotti di meliga che saranno il mio pranzo (solo 3 perché
sono a dieta). Imbocco la stradina per Pian del Re che, dopo 50 metri mozzafiato,
procede pigra verso il primo tornante, bivio per San Chiaffredo, e poi ancora
verso la "Città del Monte" (non ho capito bene cosa fosse
ma penso sia una comunità).

Poi la musica cambia improvvisamente: la pedalata diventa più dura
e l'indicatore di pendenza si stabilizza sulle due cifre per un intero km
tanto che evito di guardarlo se no mi pianto. Dopo 2 ripidi tornanti capisco
che il peggio è passato. Procedo lentamente ma senza strappi fino a
Pian della Regina. Mi fermo al bar per il solito caffè e prenoto un
paio di fette di toma che prenderò al ritorno. Mancano meno di 3 km
ma il cartello del Crono test-point mi annuncia 1 km al 9,34% e ci sono tutti,
senza sconti.

iSento
qualche goccia di pioggia portata dal vento e sono quasi immerso nelle nuvole
ma nessuno mi può fermare. Qualche tornante benigno e qualche lunga
tirata un po' meno benigna ed arrivo al ponte Bailey che si trova a poche
centinaia di metri dalla cima. Finalmente sono a Pian del Re. Foto e film
accanto al cartello e una breve sosta più in alto al Rifugio. Un cartello
all'inizio di un sentierino in discesa indica "Sorgenti del Po"
ma lo ignoro tanto non si vede nulla, solo nebbia. Una torma schiamazzante
di vespisti sta invadendo pian de Re e mi affretto a scendere per evitarli,
ma dovrò fare i conti con le loro scoppiettanti motorette per quasi
tutta la discesa. La discesa fino a Crissolo la faccio molto lentamente con
visibilità di pochi metri e buio che pare notte fino a Pian della Regina.
Dopo Crissolo aumento la velocità, la strada è più larga
e si presta. A Paesana arrivo esattamente alle 18.00. E anche oggi ho portato
a casa la pelle.
Piero Rota
NB. Pian del Re è il Big n. 682