Il raduno di - La randonnée de - La reunión de - The meeting in
Casale Monferrato
Assemblea Straordinaria - Assemblée extraordinaire - Asamblea extraordinaria
aaa
 
18 - 19 ottobre 2003
 
Ordine del giorno - Ordre du Jour
Il programma - Le programme - The program - El programa
Come arrivare a Casale Monferrato
Alberghi - Hebergement - Hotels - Alojamiento
Il percorso di sabato mattina - Le parcours de samedi
I percorsi di domenica - Les parcours de la dimanche
Assistenza e ristoro
Casale e il Monferrato
Mappa di Casale e il Monferrato
Le Foto
 
 

Assemblea straordinaria dell'UIC
Assemblée extraordinaire de l'UIC

Gentili Soci,
il prossimo 18 Ottobre a Casale Monferrato si terrà l’Assemblea Straordinaria del club nel corso della quale si discuteranno variazioni “non fondamentali” del Regolamento della nostra Associazione.
Tutti i soci via e-mail o posta tradizionale riceveranno l’Ordine del Giorno in discussione, sul quale si voterà.
Siamo certi che la partecipazione alla vita societaria è il modo migliore per contribuire allo sviluppo del club, soprattutto in questo periodo che da più parti si discute di una nuova filosofia che potrebbe rappresentare nel prossimo futuro un modo nuovo di fare ciclismo; i discorsi che sentiamo sono “musica per le nostre orecchie”; è tuttavia importante prepararsi a tradurre in proposte operative questi principi ai quali già dal “lontano Settembre 2002” ci siamo sempre ispirati.
Quindi tutti a Casale Monferrato, dove anche se non ci saranno salite epiche da scalare, ci sarà la possibilità di fare un bel giro in bici, di incontrarci e di confrontare le nostre idee.
Senza anticipare argomentazioni che saranno poste in Assemblea, si può dire che ad un anno circa dalla nostra fondazione, molte luci si sono accese, ma ancora c’è tanto da fare.
Contiamo su una presenza massiccia; abbiamo bisogno che tutti i soci si esprimano per avere la certezza di essere sulla strada giusta.
Un saluto ed un arrivederci a Casale Monferrato.
Mauro Di Rosso
Presidente UIC

A tous les membres de l'UIC,
le 18 octobre, à Casale Monferrato, hôte de Piero Rota, se tiendra l'Assemblée extraordinaire du Club, où l'on discutera de modifications " non fondamentales " du règlement de notre Association.
Tous recevront, par E-mail ou poste traditionnelle, l'ordre du jour des points en discussion sur lesquels on votera.Nous pensons que la participation à la vie du club est le meilleur moyen de contribuer à son développement, d'autant plus qu'en cette période, on discute, de toute part, d'une nouvelle philosophie qui pourrait bientôt s'avérer une nouvelle manière de pratiquer le cyclisme.
Tous ces discours sonnent comme de " la musique à nos oreilles ", il faudra toutefois traduire en propositions opérationnelles concrètes ces principes, qui nous inspirent déjà depuis le " lointain septembre 2002 "
Donc tous à Casale Monferrato, où même sans côtes épiques à escalader, nous aurons la possibilité, avec une belle randonnée à vélo, de nous rencontrer et de confronter nos idées.
Sans anticiper sur les conclusions de l'assemblée, on peut dire, qu'un an après notre naissance beaucoup de lumières se sont allumées mais aussi qu'il reste beaucoup à faire
Nous comptons sur une présence massive, nous avons besoin de l'avis de tous pour avoir la certitude d'être sur la bonne voie.
Au revoir à Casale Monferrato.
Mauro Di Rosso
Président de l'UIC.

 
 
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Programma - Programme - Program - Programa
 
Sabato 18 ottobre - Samedi 18 octobre
ore
heure
09,30
Ritrovo in piazza Castello, dietro al castello, dal lato del fiume Po per effettuare il percoso di km 43.
Rendez-vous Place Castello, derriere le chateau, du coté du Po, pour le parcours de 43 km.
ore
heure
14.30

Ritrovo per l'assemblea generale straordinaria nella Sala S. Chiara del Comune di Casale Monferrato - Via Facino Cane
Rendez vous pour l'assemblée extraordinaire - rue Facino Cane - salle st. Chiara

ore
heure
20.00
Cena in comune in luogo da definire
Repas en commun
Domenica 19 aprile - Dimanche 19 octobre
ore
heure
09,00
Ritrovo in piazza Castello, dietro al castello, dal lato del fiume Po, per effettuare i percoso previsti - il percorso B ha il tratto iniziale (circa 35 km) in comune col percorso A.
Rendez-vous Place Castello, derriere le chateau, du coté du Po, pour les deux parcours
ore
heure
09,15
partenza per i 2 percorsi - il percorso B ha il tratto iniziale (circa 45 km) in comune col percorso A.
Départ
pour les deux parcours - le 2 parcours sont le memes pour la partie initielle de 45 km

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Come Raggiungere Casale Monferrato
 
Da Aosta: Atostrada A5 Aosta - Torino direzione Torino - dopo Ivrea prendere la bretella A4/5 in direzione Milano Genova - a Santhià prendere la bretella A26/4 direzione Genova fino a ricongiungersi con la Gravellona Voltri (dopo Vercelli) - uscire al casello di Casale Monferrato Nord
Da Milano: Atostrada A4 Milano - Torino direzione Torino - subito dopo il Casello di Biandrate prendere lla A26 Gravellona - Voltri direzione Voltri - uscita al casello di Casale Monferrato Nord (attenzione che da Novara a Torina la velocità massima è 110 km/h)
Da Torino (nord): Atostrada A4 Torino - Milano direzione Milano - a Santhià prendere la bretella A26/4 direzione Genova fino a raggiungere la A26 Gravellona - Voltrei - uscita al casello di Casale Monferrato Nord (attenzione che da Torino a Novara la velocità massima è 110 km/h)
Da Torino (sud): Atostrada A21 Torino - Piacenza - Brescia direzione Piacenza - ad Alessandria prendere la A26 Voltri - Gravellona direzione Gravellona - uscita al casello di Casale Monferrato Sud
Da Genova (ponente): Atostrada A26 Voltri - Gravellona direzione Gravellona - uscita al casello di Casale Monferrato Sud
Da Genova (levante): Atostrada A7 Genova - Milano direzione Milano - a Tortina prendere la A21 Brescia - Piacenza - Torino direzione Torino - ad Alessandria prendere la A26 Voltri - Gravellona direzione Gravellona - uscita al casello di Casale Monferrato Sud
Da Piacenza: Atostrada A21 Brescia - Piacenza - Torino in direzione Torino- ad Alessandria prendere la A26 Voltri - Gravellona direzione Gravellona - uscire al casello di Casale Monferrato Sud
Da Brescia, Veneto, Trentino, Emilia-Romagna: si consiggli di raggiungere Piacenza per evitare la tangenziale di Milano e poi proseguire per Casale Monferrato come indicato sopra
Dalla Toscana: si consiglia di raggiungere Genova e poi proseguire per Casale Monferrato come indicato sopra

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Alberghi - Hôtels
 
Prenotazione Alberghi - (i prezzi sono esposti in €)
Réservation des hôtels - (prix indiqués en €)

Hotel Principe *** - www.principehotel.net
Casale Monferrato (AL) Via Cavour xx - tel. (0039) 0142 45 20 19 - nel centro di Casale Monferrato, - centre ville - 26 camere
con televisione, bagno, telefono diretto- 26 chambres avec télévision, salle de bains, théléphone direct - parcheggio privato - (abituato ad ospitare ciclisti)
26 camere
26 chambres avec télévision, salle de bains, théléphone direct
alloggio e prima colazione
chambre et petit dejuner
½ pensione
demi pension
pensione completa
pension complete
Camera singola - single
44,00
62,00
67,00
Camera a 2 letti o matrimoniale - double ou grand lit
67,00
103,00
124,00
Camera a 3 letti - triple
83,00
145,00
163,00

Hotel Business *** - www.business-hotel.it
vicino al casello autostradale di Casale Sud, a 2 km dal centro - tel (0039) 0142 45 64 00 - 83 camere - parcheggio coperto e scoperto - no ristorante
83 camere
83 chambres
alloggio e prima colazione
chambre et petit dejuner
Camera singola - single
55,00
Camera a 2 letti o matrimoniale - double ou grand lit
84,00
Camera a 3 letti - triple
110,00

Hotel Candiani **** - www.hotelcandiani.com
Casale Monferrato (AL) Via Candiani d'Olivola 36 - tel. (0039) 0142 41 87 29 - (0039) 0142 41 87 28 - nel centro di Casale Monferrato, - centre ville - 29 camere con climatizzazione, insonorizzazione, paytv, tv satellitare frigobar e cassetta di sicurezza. - parcheggio privato - ristorante convenzionato
83 camere
83 chambres
alloggio e prima colazione
chambre et petit dejuner
Camera singola - single
78,00
Camera a 2 letti o matrimoniale - double ou grand lit
104,00

Hotel Arcotel *** - www.arcotelitalia.com
in località Villanova Monferrato vicino al casello autostradale Casale Nord a 3 km dal centro - tel (0039) 0142 49 35 28 - 36 camere con ingresso indipendente, aria condizionata autonoma, frigo bar, tv satellitare, telefono e connessione ad internet, cassaforte - no ristorante
36 camere
36 chambres
alloggio e prima colazione
chambre et petit dejuner
Camera singola - single
46,50
Camera matrimoniale uso singola- single grand lit
57,00
Camera a 2 letti o matrimoniale - double ou grand lit
67,00
Letto aggiuntivoin camera doppia-double + troisieme lit
20,00

Hotel Leon d'oro **
Casale Monferrato - Via Roma 62 - centro città - centre ville - tel. (0039) 0142 76 361 - possibilità di parcheggio pibblico (a pagamento) nella vicina Piazza San Francesco - no ristorante
Camere
Chambres
alloggio e prima colazione
chambre et petit dejuner
Camera singola - single
36,50
Camera a 2 letti o matrimoniale - double ou grand lit
52,00
Camera a 3 letti - triple
62,00
prima colazione a richiesta - petit dejuner à demande

Il luogo dell'assemblea (sabato ore 14.30) e quello della cena in comune saranno comunicati tra pochissimi giurni.
Prima di prenotare siete pregati di visitare i siti internet degli alberghi.
Le lieu de l'assemblée (samedi h 14.30) et le restaurant du repas (h 20.00) seront definis les prachaines jours.
Avant de reserver visitez les sites internet des hôtels.


 
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Il percorso di sabato mattina
 
46 km - 560 metri di dislivello
 
Percorso di circa 46 km. da fare in senso antiorario, con un dislivello totale in salita di circa 560 m. - si parte da Casale e si costeggia per breve tratto il fiume Po - si sale a Coniolo e si ridiscende verso Pontestura - da qui si va verso Castagnone e a Madonnina di Crea - salita al Santuario di Crea (c'e un tratto di 300 metri leggermente superiore al 10%) - da Crea si discende verso la statale del Monferrato che si lascia per proseguire verso Ozzano e poi dopo un'altra breve salita, si ritorna a Casale - (un ciclista ben conosciuto da chi scrive, molto lento in salita e che ha l'abitudine di fare ogni ora una breve pausa, ha impiegato 3 ore e mezza con ampia sosta al Santuario di Crea)
località
km.
alt.m.
commento
Casale Monferrato - Piazza Castello
0
116
Attraversare, a sinistra il ponte sul Neva e seguire la strada in direzione Nasino Caprauna
Coniolo
6,6
252
alla chiesa si scollina e si discende - breve risalita fino a Vialarda - si gira a destra e si discende verso Pontestura passando sotto la statale 455 Asti - Vercelli
Pontestura
10,7
0
Entrando in Pontestura si gira a sinistra per Castagnone - dopo 2 km ci immette(girare a destra) sulla statale 455 in direzione Asti da percorrere per circa 800 metri
Castagnone
15,1
0
Prima di un cavalcavia si prende lo svincolo per Castagnone sulla destra e si percorre la statale della Val Cerrina in direzione Torino per circa 700 metri poi si gira a sinistra in direzione Madonnina - Santuario di Crea
Madonnina
16,5
0
Si gira a destra e si inizia la salita al Santuario di Crea (circa 3 km) - si sale per 1 km - breve discesa e si prosegue dritto in salita verso il santuario - con una pendenza media del 7% e punte oltre il 10%
Santuario di Crea
20,9
400
sosta e ristoro al bar
Innesto statale Asti - Vercelli
25,6
0
si lascia il Santuario girando a sinistra e discesa velocissima fino alla statale Asti - Vercelli da percorrere in direzione Vercelli per 3 km - si lascia la sttaleaggirando sulla destra una salita (seguire il cartello Santuario di Crea
Bivio per Ozzano
33,5
0
dopo 500 m. si ritorna a Madonnina - so prosegue per circa 3 km fino al bivio per Ozzano - anche qui si aggira la salita sulla destra e si prosegue per circa 3 km su un falsopiano in leggerissima ascesa fino all'abitato di Ozzano
Ozzano
35,9
0
si attraversa Ozzano e si sale per 1 km al 6% fino a scollinare - discesa velocissima per circa 5 km fino al Pozzo di Sant'Evasio
Pozzo di Sant'Evasio
44,6
0
si lascia la strada principale girando a sinistra seguendo il cartello "ospedale" - si prosegue sempre dritto - si passa il semaforo(dopo una breve discesa e alla piazza che si incontra si gira a sinistra (strada appena riasfaltata) e poi tenendo la destra si arriva in Piazza Castello
Casale Monferrato - Piazza Castello
46,2
116
fine del percorso

 
Altimetria percorso
 
Planimetria percorso

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I percorsi di domenica
 
 
Percorso A - 82,5 km - 900 metri di dislivello
 
Percorso di circa 82,5 km. da percorrere in senso antiorario, con un dislivello totale in salita di circa 900 m. - si parte da Casale in direzione Ospedale e si raggiunge la statale Casale - Asti fino al Pozzo di S. Evasio - salita della Mandoletta - discesa e risalita a Olivola - discesa e falsopiano fino a Ottiglio - salita a Grazzano Badoglio - discesa e salita a Casorzo - discesa fino al bivio di Vignale - salita a Vignale e sosta per ristoro al Caffè della Pesa - da Vignale fino alla periferia di Valenza continuo saliscendi sulla cresta delle colline - dopo Monte Valenza 20 km di rilassante pianura in zone alluvionali comprese tra il Po (sulla destra) e la Casale-Valenza (sulla sinistra) - percorso medio facile da compiersi in circa 5 ore (un ciclista ben conosciuto da chi scrive, molto lento in salita e che ha l'abitudine di fare ogni ora una breve pausa, ha impiegato 4 ore e 45 minuti)
località
km.
alt.m.
commento
Casale Monferrato - Piazza Castello
0
116
Inizio percorso - dirigersi verso l'Ospedale passando davanti allo Stadio - al semaforo girare a destra e poi sempre dritto fino ad immettersi nella Casale - Asti
Inserimento Casale Asti
3,2
  Si percorre la Casale Asti in direzione Asti per 1 km poi si prende la strada a sinistra che attraversa la ferrovia con un passaggio a livello - subito dopo a destra in leggera salita
Pozzo di S. Evasio
4,2
si prende la strada a sinistra che attraversa la ferrovia con un passaggio a livello - subito dopo a destra in leggera salita
Rosignano Reg. Costalora
7,2
252
si sale dolcemente per circa 3 km fino a scollinare in regione Costalora di Rosignano - discesa a curve ampie poi rettilineo di circa 2 km e nuova salita fino all'abitato di Olivola
Olivola
15,2
282
Da Olivola s iscende senza deviazioni immettendosisu an'altra strada da prendere in direzione Ottiglio
Ottiglio
18,8
220
Si attraversa la parte bassa del paese - svolta a sinistra e si inizia a salire fino alla casina S. Eusebio - saliscendii - al fondo dell'ultima discesa sulla destra c'è un grande abbeveratoio per animali - salita a Grazzano Badoglio
Grazzano Badoglio
22,6
288
sosta e ristoro al bar discesa fino al km 24,8 alt 227
Casorzo Alto
25,7
277
Raggiunto Grazzano si svolta a sinistra - si attraversa la piazza con il muro(sulla sinistra) usato per le partite di pallone elastico e tamburello e si svolta a destra seguendo la direzione Vignale
Bivio di Vignale
30,9
230
leggeri saliscendi fino a Vignale - attenzione: dopo aver scollinato a circa 1 km da Casorzo lanciarsi in discesa, semre dritto, per superare la salitella che porta in località Bergantino facendo attenzione che non arrivino auto dalla destra (Treville) - da Bergantino si raggiunge la Località Tronco, intersezione della strada Fubine - Casale
Vignale
32,4
301
Si attraversa la Fubine Casale e si sale a Vignale - sosta ristoro al Caffè della Pesa - Qui i 2 percorsi si dividono
Si riparte in direzione Cuccaro sulla destra
Cuccaro
38,2
254
Da Cuccaro discesa di circa 2 km fino alla strada proveniente da Quargnento (alt. 194 m.) - si svolta a sinistra e si sale a Lu per circa 2,5 km.
Lu
42,5
291
dopo Lu saliscendi - dopo circa 2 km. si passa sopra il tunnel dell'autostrada Genova-Gravellona - ancora saliscendi fino ad arrivare a S. Salvatore
San Salvatore
49,8
237
a S. Salvatore si svolta a destra e si percorrono circa 500 m. di pavè poi alla prima curva a destra lasciare il pavè e proseguire dritti in fino in piazza e poi scendere in direzione Valenza - discesa e falsopiano fino alla periferia di Valenza e svolta a sinistra in leggera salita
Monte Valenza
60,0
185
leggera salita di 300 m., rettilineo di 800 m. e svolta a sinistra in direzione Monte Valenza attraverso continui saliscendi su strada perfettamente asfaltata
Attraversamento Casale-Valenza
62,4
123
da Monte valenza si scende fino all'abitato di Pomaro che si evita girando a destra ed arrivando alla Casale-Calenza che si taglia perpendicolarmente in direzionee Valmacca - prudenza nell'attraversamento
Bozzole
63,4
185
seguire sempre la strada principale - pianura
Rivalba
65,8
185
seguire sempre la strada principale - pianura
Valmacca
67,3
185
seguire sempre la strada principale - pianura
Ticineto
69,7
185
seguire sempre la strada principale - pianura
Frassineto
74,6
0
seguire sempre la strada principale in direzione Casale - pianura
Autostrada Gravellona-Genova
78.9
  Cavalcavia sull'autosreada Genova-Gravellona - dritti fino a Casale - entrando in città tenere la destra e seguire il cartello Torino - sottopasso della ferrovia - avanti fino al Ponte sul Po - non svoltare sul ponte ma tirare diritto fino in Piazza Castello
Casale Monferrato - Piazza Castello
83
116
fine del percorso

 
Altimetria percorso A
 
Planimetria percorso A
 
 
Percorso B - 55 km - 660 metri di dislivello
 
Percorso di circa 55 km. da percorrere in senso antiorario, con un dislivello totale in salita di circa 660 m. - si parte da Casale in direzione Ospedale e si raggiunge la statale Casale - Asti fino al Pozzo di S. Evasio - salita della Mandoletta - discesa e risalita a Olivola - discesa e falsopiano fino a Ottiglio - salita a Grazzano Badoglio - discesa e salita a Casorzo - discesa fino al bivio di Vignale - salita a Vignale e sosta per ristoro al Caffè della Pesa - da Vignale si riparte in direzione Camagna- Conzano - San Maurizio - si scende sulla Casale-Asti in località RonCaglia - si attraversa la Casale-Asti - si sale a Terruggia e si scende a San Germano ed infine a Casale - percorso medio facile da compiersi in circa 3,5 ore (un ciclista ben conosciuto da chi scrive, molto lento in salita e che ha l'abitudine di fare ogni ora una breve pausa, ha impiegato 3 ore e 14 minuti)
località
km.
alt.m.
commento
Casale Monferrato - Piazza Castello
0
116
Inizio percorso - dirigersi verso l'Ospedale passando davanti allo Stadio - al semaforo girare a destra e poi sempre dritto fino ad immettersi nella Casale - Asti
Inserimento Casale Asti
3,2
  Si percorre la Casale Asti in direzione Asti per 1 km poi si prende la strada a sinistra che attraversa la ferrovia con un passaggio a livello - subito dopo a destra in leggera salita
Pozzo di S. Evasio
4,2
si prende la strada a sinistra che attraversa la ferrovia con un passaggio a livello - subito dopo a destra in leggera salita
Rosignano Reg. Costalora
7,2
252
si sale dolcemente per circa 3 km fino a scollinare in regione Costalora di Rosignano - discesa a curve ampie poi rettilineo di circa 2 km e nuova salita fino all'abitato di Olivola
Olivola
15,2
282
Da Olivola s iscende senza deviazioni immettendosisu an'altra strada da prendere in direzione Ottiglio
Ottiglio
18,8
220
Si attraversa la parte bassa del paese - svolta a sinistra e si inizia a salire fino alla casina S. Eusebio - saliscendii - al fondo dell'ultima discesa sulla destra c'è un grande abbeveratoio per animali - salita a Grazzano Badoglio
Grazzano Badoglio
22,6
288
sosta e ristoro al bar discesa fino al km 24,8 alt 227
Casorzo Alto
25,7
277
Raggiunto Grazzano si svolta a sinistra - si attraversa la piazza con il muro(sulla sinistra) usato per le partite di pallone elastico e tamburello e si svolta a destra seguendo la direzione Vignale
Bivio di Vignale
30,9
230
leggeri saliscendi fino a Vignale - attenzione: dopo aver scollinato a circa 1 km da Casorzo lanciarsi in discesa, semre dritto, per superare la salitella che porta in località Bergantino facendo attenzione che non arrivino auto dalla destra (Altavilla) - da Bergantino si raggiunge la Località Tronco, intersezione della strada Fubine - Casale
Vignale
32,4
301
Si attraversa la Fubine Casale e si sale aVignale - sosta ristoro al Caffè della Pesa - Qui i 2 percorsi si dividono
Dopo la sosta si riparte in direzione Camagna
Camagna
36,2
273
Saliscendi fino a Camagna
Conzano
38,7
265
Saliscendi fino a Conzano
San Maurizio
43,4
166
Da Conzano si scende verso Casale - al primo bivio(meno di 1 km) non si prende la strada in leggera salita con l'indicazione Casale, ma si tiene la destra e si scende ancora - dopo circa 2,5 km si prende la strada asfaltata sulla sinistra con il cartello che indica "San Maurizio km. 1" (attenzione che il cartello si leggesolo al rovescio
Attraversamento Casale-Asti
44,9
185
Dalla piazzetta di San Maurizio si scende a destra verso la Casale-Asti che si attraversa con prudenza e si sale a Terruggia per circa 2,8 km
Terruggia
47,6
120985
Arrivati alla chiesa di Terruggia si gira a destra e si discende a San Germano
San Germano
50,0
185
Arrivardo da Terruggia a San Germano, tenere rigorosamente la sinistra senza immettersi sulla strada principale (che è la statale Casale-Alessandria) ma imboccare immediatamente la strada per il Pozzo di S.Evasio e proseguire fino alla prima strada asfaltata sulla destra (800 m.) con indicazione passaggio a livello
Attraversamento Casale-Asti
51,6
185
seguire la strada per circa 900 m. - si attraversa il passaggio a livello e subito dopo si attraversa la Casale-Asti in direzione Ospedale
Casale Monferrato - Piazza Castello
55,0
116
fine del percorso

 
Altimetria percorso B
 
Planimetria percorso B
 
   
 
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Assistenza e ristoro
 
  Assistenza tecnica e meccanica
Per tutti i soci UIC che hanno bisogno di assistenza tecnica per la loro bici, è a disposizione il mastro artigiano Virginio Pinato, Piazza Castello, verso il ponte sul Po - l'assistenza è gratuita a parte il costo di eventuale materiale.
 
  Posto di ristoro
A Vignale Monferrato, al termine del tratto comune ai percorsi A e B, i partecipanti potranno sostare al Caffè della Pesa per un meritato ristoro prima di affrontare la 2° parte dei rispettivi percorsi - le consumazioni sono gratuite
 
   
 
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Casale e il Monferrato
   
 

DATI GENERALI
Superficie: 86,32 kmq - Abitanti: 36.880 - Altitudine: m 116 - C.A.P.: 15033
Casale Monferrato è una città di medie dimensioni situata al centro del triangolo industriale Milano-Torino-Genova. Una posizione che si è rivelata strategica per la progressiva crescita del suo distretto industriale, per lo sviluppo dei rapporti commerciali, sociali e culturali che la contraddistinguono come piccola capitale del Monferrato. Il territorio del Casalese è costituito da un’area pianeggiante, dove è prevalentemente coltivato il riso e da una splendida zona collinare, produttrice di vini pregiati , sede di grandi aziende vitivinicole. Il Casalese è anche una zona industriale di storica tradizione, con alcuni comparti e aziende largamente aperte ai mercati mondiali.
Parcheggi centro città

Piazza Castello (escluso martedì e venerdì mattina), piazza San Francesco, piazza Battisti,
piazza XXV Aprile, piazza della Stazione, via Cavour.


APPUNTI DI STORIA CASALESE
Il primo nucleo urbano di Casale ha origini medioevali. Osservando la città dall’alto infatti si può notare che le vie strette più antiche con al centro la cattedrale sono delimitate da un anello stradale di forma ellittica. Lì dovevano sorgere le mura della città intorno al X secolo, quando veniva menzionata per la prima volta con il nome di Casale in un documento di Andrea della Canonica del 988. Tuttavia, come attestano numerosi ritrovamenti, la zona era già abitata in epoca romana con il nome di Vardacate, ed esisteva anche poco distante un importante insediamento già nella tarda età del bronzo. La città fiorì sotto i Longobardi quando assunse il nome di Sedula, come sembra testimoniare anche il racconto della passione di Sant’Evasio. Il protettore della città venne martirizzato dagli eretici ariani ed il duomo indicherebbe il luogo dove avvenne la decapitazione, sorgendo proprio sulle rovine del palazzo del re longobardo Liutprando. L’anno 967 è una data legata alla leggendaria figura del marchese Aleramo che riceve dall’imperatore Ottone I la potestà su tutte le terre dall’Orba al Tanaro.
Sotto la sua dinastia nasce il marchesato del Monferrato e Casale vi acquisisce un sempre maggior prestigio fino a scontrarsi inevitabilmente con le forze comunali contrapposte all’impero. Nel 1215 gli eserciti di Milano, Vercelli e della giovane Alessandria distrussero quasi interamente il borgo, trafugando le reliquie del patrono, il grande crocefisso della cattedrale ed il galletto d’argento che ne ornava la sommità. Le ostilità si conclusero solo 200 anni dopo, quando nel 1403 il condottiero casalese Facino Cane riuscì a riportare le spoglie e il crocefisso alla loro città. A ricordo di quegli episodi ancora oggi il giorno di Sant’Evasio vengono distribuiti in cattedrale galletti di pastafrolla.
In quegli anni Casale era passata sotto la dinastia Paleologa. Teodoro I Paleologo era stato chiamato all’inizio del ‘300 per dirimere una contesa tra le famiglie dei Grassi e dei Cane esercitandone la sua parziale signoria. Scomparsi gli ultimi Aleramici nel 1305, i Paleologi divennero marchesi del Monferrato e fecero di Casale la loro capitale nel 1435, elevandola fino a diocesi nel 1474. Sotto questa importante famiglia più volte legata al trono di Bisanzio la città assaporò in pieno gli splendori del Rinascimento. Il castello, edificato nel 1352, venne costantemente rinforzato ed inserito in un grandioso complesso di difesa; sotto Guglielmo VIII (il Gran marchese) sorsero grandiosi conventi e chiese come San Domenico, centro di studio e cultura religiosa. La corte si popolò di trovatori, pittori e uomini di lettere. Fu sempre in questo periodo che molti ebrei espulsi dalla Spagna si stabilirono a Casale dando origine ad una fiorente comunità. L’inizio del ‘500 vede questa città ricca e opulente festeggiare in gran pompa un evento che sarà la sua rovina: Margherita, la figlia di Guglielmo IX Paleologo e della bella Anna d’Alençon (nipote di Francesco I re di Francia), sposa Federico Gonzaga di Mantova.
La casata Paleologa terminerà da lì a poco. Guglielmo IX si spegne alla sua corte di Trino nel 1518 e il figlio Bonifacio, unico erede del marchesato muore nel 1530 in circostanze misteriose. In una Europa che cerca il suo equilibrio tra Spagna e Francia, Casale non conoscerà più pace. Nel 1559 a Chateau Cambresis si stabilisce che il Monferrato passi ai duchi di Mantova, un dominio che i Casalesi tollerano a stento, nel 1567 il corpo di Oliviero Capello che aveva guidato una rivolta contro i Gonzaga pende senza vita dalla torre di Santo Stefano. La creazione della grandiosa cittadella da parte di Vincenzo Gonzaga nel 1590, crea un sistema difensivo imprendibile, ma per questo motivo anche una preda ambita da tutti gli eserciti stranieri all’epoca in Italia. Quando nel 1612 scomparirà senza eredi Francesco II Gonzaga, Casale diverrà teatro di uno dei più sanguinosi episodi della guerra dei 30 anni. Gli spagnoli assediano a più riprese la città difesa dalla truppe francesi, mentre i Savoia cambiando alleato più volte tentano di avere per sé il territorio confinante (in virtù del matrimonio contratto tra Francesco II Gonzaga con Margherita di Savoia). Ciononostante il Monferrato è assegnato al ramo collaterale di Gonzaga Nevers. L’ultimo della dinastia Ferdinando Carlo, passato alla storia come uomo libertino e corrotto, venderà la cittadella a Luigi XIV.
È la fine di Casale come potenza militare e il trionfo della politica dei Savoia; su loro consiglio il re Sole la restituirà demolita ai Gonzaga nel 1695.
Il successivo scandalo priverà Ferdinando Carlo di tutti i suoi onori e del diritto di successione e nel 1713 la pace di Utrecht attribuirà definitivamente il Monferrato ai Savoia. Dopo 900 anni Casale perde qualsiasi autonomia politica e amministrativa, ma il tenore di vita con la pace subisce un generale miglioramento economico: è il periodo dello splendore barocco. In città i nobili fanno a gara ad edificare e restaurare i grandiosi palazzi del centro storico, chiamando i più importanti architetti e pittori del Nord Italia. Gli ordini ecclesiastici non sono da meno in una frenesia di stucchi e pale d’altare. Nel 1791 si costruisce anche il Teatro Municipale. Anche l’arrivo di Napoleone porta migliorie: caserme, il tribunale civile ed il Liceo. Anche dal risorgimento Casale riesce a trarne credito, vi stanno crescendo uomini di grande levatura politica come Giovanni Lanza, che sarà il primo ministro durante la presa di Roma, Carlo Alberto restituisce a Casale il Senato e non è una coincidenza quindi che nel 1847 si svolga nei locali del Trevisio un congresso agrario, dove in realtà si discute molto più di unità politica che di coltivazioni. La prima guerra d’indipendenza vede nel 1849 Casale sostenere con successo un assedio contro le avanguardie austriache.
Le ultime bombe che cadranno su Casale saranno durante la seconda guerra mondiale contro il ponte ferroviario che si dimostra all’altezza della fama di una città imprendibile rimanendo in piedi dopo ripetuti attacchi. Ma la città che cresce dopo la liberazione cambia profondamente i suoi usi ed abitudini, trasformandosi in un importante centro industriale. Negli anni 50 sono le cementerie ad essere la principale risorsa economica, ma Casale diviene anche la capitale dell’industria del freddo (una macchina refrigerante su tre in Italia viene da qui) e delle rotative a stampa.
La storia attuale vede Casale recuperare la sua immagine di città d’arte e di storia con restauri e raccolte museali.

IL DUOMO E CASALE BAROCCA
Punto di partenza per ogni itinerario a Casale Monferrato è Piazza Castello, comodo parcheggio
e ingresso del centro storico. La piazza è dominata dalla massiccia mole del Castello dei Paleologi*. Un curioso contrasto con il delicato barocco della chiesa di Santa Caterina* il cui interno splendidamente affrescato custodisce anche un prezioso coro ligneo. Sempre su piazza Castello
si apre il Teatro Municipale* inaugurato nel 1791 con 5 ordini di palchi riccamente decorati.
Raggiungendo il centro storico da via Saffi si passa al di sotto della Torre Civica* simbolo della città. Antica torre medioevale, fu elevata oltre il terrazzino, con la sovrapposizione della torre campanaria, nel 1510 su commissione del Marchese del Monferrato, Guglielmo IX Paleologo. Durante la repressione di una congiura contro i Gonzaga (1564) vennero distrutti l’orologio e la statua di Sant’Evasio. Proprio sotto la torre si trova la chiesa di Santo Stefano, che ospita quindici tondi di Pier Francesco Guala raffiguranti profeti e santi. Notevole anche la tela dell’altare di Santa Lucia opera di Guglielmo Caccia.

CASALE MONFERRATO CITTA' D'ARTE
Antica capitale del Monferrato, è una delle più interessanti città d'arte del Piemonte. Casale è stata definita "città barocca" per i molti palazzi e chiese, con i loro pregevoli interni, rinnovati in quella stagione architettonica; ma Casale ha attrattive appartenenti ad ogni epoca. Il Duomo romanico (secoli XII e XIII), uno dei monumenti più antichi della città e della provincia di Alessandria e la cui fondazione viene fatta risalire al re Liutprando, racchiude varie preziosità tra cui il bellissimo crocifisso del secolo XII, il Nartece con sollecitazioni d'arte armena e gli splendidi mosaici, resti del primitivo pavimento. Già da Piazza Mazzini, in cui è collocata la statua equestre di Carlo Alberto è visibile la Torre Civica, simbolo di Casale, vicina alla seicentesca chiesa di Santo Stefano. La chiesa di San Domenico, cinquecentesca, racchiude al suo interno grandi tele di Pietro Francesco Guala mentre San Filippo Neri, chiesa barocca, costituisce una delle opere più interessanti di Sebastiano Guala. Vi si trovano inoltre la chiesa di San Michele (o dei nobili), ottagonale, con alte cupole affrescate e tele di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo

e Santa Caterina, chiesa barocca splendidamente affrescata. Un particolare interesse desta in tutti la grandiosa Sinagoga, edificata nel 1595, con l'annesso Museo d'Arte Ebraica contenente pezzi unici di grande valore. Esempi di splendido barocco sono i palazzi Treville, Sannazzaro, San Giorgio, Magnocavalli. Si ricordano, tra i complessi gotici San Bartolomeo - Baronino e i palazzi Anna d'Alençon e del Carretto. In piazza Castello, dove si erge il Castello dei Paleologi, si trova il Teatro Municipale (1791) gioiello recentemente restaurato. I Musei Civici che hanno sede nell'ex Convento di Santa Croce, di cui resta anche il chiostro quattrocentesco, comprendono al piano terra la gipsoteca "L. Bistolfi" che ospita oltre 180 opere dell'artista ed al primo piano la Pinacoteca, con tessuti, ceramiche, sculture e dipinti.


IL CASTELLO DEI PALEOLOGHI DI CASALE MONFERRATO
Il castello di Casale Monferrato sorse nel 1352 per volontà di Giovanni II Paleologo, marchese di Monferrato, sul sito di una precedente fortificazione medioevale.
Gli assedi ed i successivi rimaneggiamenti che il castello ha subito nel corso dei secoli ne hanno modificato radicalmente l'aspetto originario, ma la sua imponenza militare è comunque arrivata fino ai nostri giorni.
I suoi robusti muraglioni si innalzano su una pianta quadrangolare. Agli angoli si vedono gli imponenti torrioni e l'intero complesso è tutt'oggi circondato da un fossato.
Il castello è di proprietà del demanio dello Stato e generalmente viene aperto al pubblico solo durante le manifestazioni locali.

 
IL MUSEO CIVICO
L’istituzione del Museo Civico data al 1910 anche se, a metà dell’Ottocento, la città era già entrata in possesso di un primo nucleo museale, formato dalla importantissima collezione etnografica di Carlo Vidua (Casale Monferrato, 1785- Ambon, Indonesia, 1830 ). Nell’attuale riallestimento nell’antico convento di Santa Croce (decorato, nel chiostro, con affreschi del Moncalvo ), il patrimonio museale è stato ordinato rispettando la provenienza collezionistica.

COLLEZIONE MARIO LEVI GRAZIADI
Formata con acquisti sul mercato antiquario italiano, la Collezione di Mario Levi Graziadi è composta unicamente da sculture lignee e ceramiche. La statuetta più antica, fine del XII- inizio XIII secolo, raffigura San Giacomo nelle vesti di un pellegrino, ed è opera di un anonimo scultore spagnolo. Alle botteghe francesi sono attribuiti La pleureuse della metà del XV secolo e La pietà, bassorilievo del XVI secolo. La collezione di ceramiche annovera maioliche delle manifatture italiane (e alcune straniere) eseguite tra la fine del Quattrocento e la metà del Settecento. Sono esposte ciotole della fine del XV secolo dell’area emiliano-romagnola, piatti veneziani e umbro-marchegiani del Cinquecento. Alla bottega urbinate di Orazio Fontana, è da attribuire uno splendido orciuolo della metà del XVI secolo.

DONAZIONE PALLAVICINO MOSSI
La raccolta è parte della eccezionale collezione di dipinti, formata nel corso del XVII-XVIII secolo dalla famiglia casalese Mossi, che donò oltre duecento opere all’Accademia Albertina di Torino. L’Autoritratto di Nicolò Musso (Casale Monferrato,1590- dopo il 1622), è certamente il dipinto casalese più citato dalla storiografia artistica italiana di Sette e Ottocento. Accanto Santa Caterina e Santa Cecilia del celebrato pittore lombardo Francesco Cairo (Milano, 1607-1665) e una grande tela con l’Annunciazione del milanese Francesco Vertua (notizie dal 1618 al 1624). I contatti della famiglia Mossi con le Fiandre e Venezia sono documentati dalla presenza di ritratti eseguiti da pittori fiamminghi all’inizio del XVII secolo e dal dipinto Il trionfo di Mardocheo della prima metà del Settecento.moferrato_Aerea.jpg (15240 byte)
PIA CASA SAN GIUSEPPE
Appartiene a questo Istituto di Beneficenza, fondato nel 1609, un ricco patrimonio di dipinti, sculture e paramenti sacri. Soppresso l’Ente nel 1980, il patrimonio storico-artistico è stato trasferito al Museo. Fra le opere esposte si possono ammirare: la grande tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (Montabone, 1568- Moncalvo. 1625) raffigurante Gesù nel deserto nutrito dagli angeli; la Comunione di un Prelato capuccino di Carlo Preda (Milano, 1646/49-1729) acquisite in epoca napoleonica dopo la soppressione del convento dei Capuccini: le sculture, a grandezza naturale, di inizio del secolo XVIII del gruppo della Natività rappresentanti Giuseppe e Maria; un paliotto in taffetas avorio ricamato, opera di manifattura lombarda della prima metà del Settecento.
NOEMI GABRIELLI E L’ALLESTIMENTO DEL 1966
Nella sala così denominata sono state raggruppate alcune opere che, nel 1966, l’allora Soprintendente alle Gallerie del Piemonte. Noemi Gabrielli, trasferì dalla Galleria Sabauda di Torino al Museo Civico. Le opere, provenienti dal territorio monferrino, erano state ritirate dalle loro sedi per motivi di conservazione. Sono presenti: due tavole della scuola di Martino Spanzotti della fine del Quattrocento; alla bottega dei fratelli Volpi, collaboratori dello Spanzotti, è riconducibile il dipinto su tavola con la Crocefissione; un gruppo di sculture composto da una copia di Angeli reggitorcia di scultore chierese di influenza fiamminga, degli epigoni del Quattrocento; tele di Guala, tra cui I canonici di Lu (capolavoro del pittore casalese) e tessuti di
Sono composte da opere che, tra Otto e inizio Novecento, furono donate o acquistate dall’Amministrazione Civic manifattura lombarda della prima metà del Settecento.
CIVICHE RACCOLTE

Bassorilievi e tavolette di artisti piemontesi-lombardi di inizio Cinquecento rappresentano, in parte, la fiorente cultura artistica della corte di Monferrato. Accanto sono esposte tele della prima metà del XVII secolo dell’atelier di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (autore anche del nucleo di affreschi collocati nella Sala delle Lunette): opere del casalese Pier Francesco Guala, certamente il più rappresentativo pittore della prima metà del Settecento in Piemonte. La presenza di numerosi dipinti dell’Ottocento è legata al ruolo di seconda città del Piemonte che ebbe Casale durante il secolo XIX. Sono esposti quadri di Giuseppe Camino, di Eleuterio Pagliano e di Giulio Queirolo.

GIPSOTECA BISTOLFI

La Gipsoteca Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 1859- La Loggia , 1933 ) è certamente una delle poche collezioni italiane che consente di leggere l’attività artistica di uno scultore nella sua completezza. Sono presenti: bozzetti in terracotta, disegni, bozzetti e modelli in gesso, alcune opere in marmo e bronzo. La comprensione delle varie fasi connesse all’operare artistico in scultura implica la conoscenza di passaggi che raramente è nota al pubblico e che non sempre è possibile cogliere nell’opera finale.Bistolfi esprimeva la prima ideazione dell’opera nel bozzetto in creta, che in seguito veniva riprodotto in gesso. Questo processo iniziale non solo manifestava l’atto creativo, ma costituiva anche un elemento di valutazione da sottoporre al committente per l’approvazione e la successiva realizzazione dell’opera in maggiori dimensioni. Il cospicuo numero di bozzetti in gesso, presenti nelle sale del Museo, sta a significare la grande importanza attribuita a loro dallo scultore, che li ha conservati nel suo studio. Nel procedere verso l’opera finale, la fase successiva consisteva nella formazione del modello in gesso, costruito nella grandezza dell’opera effettiva. I modelli per Bistolfi rappresentavano un momento estremamente significativo, a volte erano il frutto di anni di lavoro, e queste opere infatti conservano un fascino particolare in quanto mostrano i segni e i travagli dello scultore. Il modello si rendeva necessariamente indispensabile sia per la fusione in bronzo (le operazioni occorrenti venivano eseguite dalle maestranze delle fonderie) e sia per l’esecuzione in marmo (affidata ai collaboratori o, in alcuni casi come per il grande monumento a Carducci, agli scalpellini di Carrara). Le opere esposte in Gipsoteca permettono di cogliere il lungo percorso artistico di Bistolfi: all’inizio risenti il clima milanese della scapigliatura espressa nell’opera.

GASTRONOMIA TIPICA e RICETTE TIPICHE DEL MONFERRATO CASALESE
Bagnetto rosso cotto monferrino
Ingredienti: 1 cipolla, 1 cuore di sedano, 1 carota, 2 spicchi d’aglio, 1 tuorlo d’uovo, 1 peperone sott’aceto, 4/5 acciughe sotto sale, 1 panino ammollato nell’aceto, 2 manciate di prezzemolo tritate, capperi e peperoncino a piacere. Tritare il tutto a crudo, cuocere lentamente per 10-12 minuti, aggiungere salsa di pomodoro preparata a parte. Ideale per bolliti e patate lessate, provatela
anche sul pane caldo!
Tagliatelle agli asparagi
Ingredienti: g 400 di tagliatelle fresche, un grosso mazzo di asparagi, g 150 di pancetta tagliata a striscioline, uno spicchio d’aglio, 2 tuorli d’uovo, g 50 toma fresca nostrana, parmigiano grattugiato, pepe nero. Rosolate le punte degli asparagi e la pancetta a fuoco vivo, salate e pepate, abbassate la fiamma e bagnate eventualmente con 2 cucchiai di brodo leggero, cuocete per circa 10 minuti, fino
a quando gli asparagi diventano teneri. Cuocete le tagliatelle lasciandole al dente, scolatele e mettetele nella padella con gli asparagi e la pancetta. In una fondina sbattete il tuorlo d’uovo, i pezzetti di toma fresca, il parmigiano e il pepe a piacere. Rovesciate il composto sulle tagliatelle e mescolate istribuendo bene il condimento. Accompagnate con un buon grignolino.

Cardi dal “Munfra”
Ingredienti: cardi gobbi di Nizza, burro, latte, parmigiano.
Prendete i cardi, tagliateli a pezzi, metteteli in un tegame con burro e copriteli con il latte. Cuocete adagio fino a far assorbire quasi completamente il latte. Cospargete di parmigiano e servite.
Per i palati più esigenti aggiungete qualche pezzettino di gorgonzola!
Coniglio al barbera “ dos e brusch”
Ingredienti: 1 coniglio giovane, vino Barbera, 2 bicchieri d’aceto, 2 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaino di cacao amaro, qualche chiodo di garofano, bacche di ginepro, cannella, noce moscata, aglio, olio, rosmarino. Tagliate il coniglio a grossi pezzi e fatelo saltare in padella con l’olio, aglio e rosmarino, mettete poi il coniglio saltato in una casseruola, ricopritelo con il vino rosso e aggiungete l’aceto e tutti gli altri ingredienti. Cuocete tutto a fuoco medio; a fine cottura travasate il coniglio in un piatto di portata, riducete la salsa e versatela sul coniglio. Accompagnate il piatto con lo stesso vino usato per la preparazione. Ottimo come contorno alla polenta.

Torta Aleramica
Ingredienti: 1 kg di polpa di zucca, 8 mele, g 300 di zucchero, 4 uova intere, g 200 di cioccolato grattugiato, 1 cucchiaio di cacao amaro, g 200 di amaretti, latte, scorza di limone grattugiata, vaniglia, 1 bicchierino di liquore, uvetta sultanina ammollata nel marsala.
Cuocete la zucca e le mele con un po’ di latte e lo zucchero, quando sono cotte, aggiungete le uova, il cioccolato, gli amaretti sbriciolati, la vaniglia, il liquore (facoltativo), aggiungete in ultimo l’uvetta. Lavorate l’impasto e versatelo in una teglia larga e poco profonda. Mettete nel forno appena caldo (100 gradi), fate cuocere per circa 2 ore o fino a quando l’impasto è asciutto.
Servitela accompagnata a qualche biscottino secco e Malvasia!
Vini tipici del Monferrato Casalese
Barbera del Monferrato, Grignolino del Monferrato, Rubino di Cantavenna, Malvasia di Casorzo, Chiaretto del Monferrato, Dolcetto, Freisa, Cortese del Monferrato Casalese.
 

LA SINAGOGA
L'entrata della sinagoga è situata al piano terreno: dalla strada si passa in un vasto atrio (3,70 x 13,40 m), che prosegue ad angolo retto con un armonioso ed elegante porticato (16,80 x 3,30 m) che forma il chiostro insieme al piccolo cortile-giardino (16,80 x 5,7 m).
La sala di preghiera (m 18 x 9 e alta 9) è di forma rettangolare ma irregolare, in quanto la parete esterna non è allineata al resto dell'edificio. Riceve luce da 14 ampie finestre (7 per ogni lato: il numero 7 è ricorrente e ben augurante nella liturgia ebraica) ed è per tre lati circondata dalle gallerie che si trovano su due piani: in origine i due matronei, dalle quali le donne assistevano alle officiature. Questi si affacciano sulla sala con 21 finestroni, chiusi da grate in legno laccato e dorato, 14 delle quali sono del secolo XVII, mentre 7, clic formano l'ala lunga del matroneo, al primo piano, appartengono al XVIII secolo. Nei due piani ha oggi sede il museo.
Il soffitto della sala è costituito da una volta a botte lunettata, che si appoggia sulle pareti est e ovest, dove si trovano le grandi finestre e le grate del matroneo. Grandi lampadari dorati pendono dal soffitto.
Il soffitto e i vani delle finestre sono decorati con pitture e stucchi dorati che spiccano su un fondo verde-azzurro. La decorazione della volta imita un cielo azzurro nel quale campeggia a caratteri dorati e traforati, l'iscrizione in ebraico "Questa è la porta dei cieli". Viene così rispettato il precetto per il quale tutte le sinagoghe devono trovarsi all'ultimo piano, sotto la volta celeste, e non devono avere nulla al di sopra se non il cielo.
I colori che prevalgono all'interno sono i toni del verde-azzurro; la parte decorativa è invece, in parte in stucco ricoperto con fogli d'oro zecchino e in parte ricoperto con le più economiche dorature "alla mecca", cioè con vernice trasparente di tonalità aurea. La luce che penetra dalle grandi finestre verticali sui lati orientale e occidentale, con un effetto sapientemente dosato, lascia sul fondo policromo penombre affascinanti e mette in risalto le dorature delle pareti, senza sminuire l'atmosfera di raccoglimento del luogo di Culto, che conserva un aspetto scenografico nel ricco stile barocco.
Nel 1968, quando iniziarono i restauri la sala della sinagoga era coperta da uno strato scuro di smog e in parte da strisce scure, che gli ebrei casalesi avevano dipinto lungo i muri in segno di lutto per la morte di Carlo Alberto. I lavori eseguiti hanno fatto riacquistare alle pareti e alle decorazioni i brillanti colori originari: bianco, blu cobalto e oro zecchino. Sul soffitto, sul lato sinistro dell'arca, e possibile vedere un quadrato scuro, lasciato dai restauratori per dimostrare come si presentava il tempio prima del restauro.
Lo spazio dedicato all'officiatura (dukhàn o tevà) è leggermente sopraelevato rispetto al pavimento. E' chiuso da un ricco cancello di ferro battuto, dipinto in verde con parti dorate con oro zecchino in foglio. Modificato nel tempo con l'aggiunta ai lati di una balaustra di marmo, vi si accede per mezzo di due piccoli cancelli laterali.
Al centro si trova la grande arca che custodisce i Rotoli della Legge (Séfer Torà). Questo arredo del 1765, di stile neoclassico, splendidamente ornato di legni preziosi e capitelli, fu arricchito nell'attuale aspetto nel 1787: ha un corpo centrale sormontato da un timpano, sorretto da monumentali colonne di legno. I capitelli corinzi e la decorazione di rami e foglie di quercia sul timpano sono in oro e contrastano con il resto dell'arca, le cui porte sono di legno scuro.
L'interno dell'arca contiene un ripostiglio speciale per gli arredi sacri ed è tappezzato in damasco rosso, con parti dorate con figure in rilievo, mentre l'interno delle antine è dipinto in azzurro.Nella parte alta, sono decorate con i Dieci Comandamenti scritti in ebraico e, nella parte bassa, con un candelabro a sette bracci (menorà) e l'arca del'Alleanza.
Sulle pareti laterali alle spalle dell'arca vi sono due grandi stucchi tinteggiati di bruno per simulare il bronzo. Raffigurano Gerusalemme (a destra) ed Hebron con le tombe dei Patriarchi (a sinistra). Un terzo stucco, simile ai Precedenti, segna, sempre alle spalle dell'arca, l'ingresso originario d'accesso al tempio.
Nella parte alta, sono decorate con i Dieci Comandamenti scritti in ebraico e, nella parte bassa, con un candelabro a sette bracci (menorà) e l'arca del'Alleanza.
Sulla parete che si trova alla destra dell'arca poggia una grande cantoria o pulpito, progettato dall'architetto Lucca nel 1896. Vi si accedeva tramite una scala che non esiste più perché il pulpito ora non si usa, anche se continua a essere un importante elemento decorativo della sala. I pulpiti, infatti, sono rari nelle sinagoghe tradizionali, perché estranei alla liturgia ebraica, nella quale la preghiera è corale e non affidata a un officiante. I primi pulpiti compaiono perciò solo dopo l'emancipazione nelle sinagoghe nuove (Vercelli) o sono costruiti come elemento architettonico aggiunto in quelle già esistenti (Cuneo), a imitazione delle chiese cristiane.
Nell'attuale sala le due file allineate di banchi in noce sono rivolte verso l'area di preghiera, dove si trova il podio (dukha'n o tevà), davanti all'arca. La disposizione attuale, che risale all'epoca dell'emancipazione, trasformò quella originaria che prevedeva un'area di preghiera al centro, con tutti i banchi posti intorno a semicerchio.
Ai fianchi dell'arca si trovano due grossi candelabri in bronzo sbalzato, del XIX secolo, capaci di sorreggere 80 lumi ciascuno. Tutto l'interno del tempio è ricoperto di stucchi dorati che, per la loro ricchezza, possono essere assimilati alle numerose decorazioni dei monumenti piemontesi dello stesso periodo tardo barocco. Nel caso della sinagoga, però, si tratta di fregi con caratteristiche particolari, che gli artigiani esecutori dei lavori (tutti cristiani, perché gli ebrei non potevano far parte delle corporazioni medievali di arti e mestieri e quindi non erano mai stati artigiani) erano tenuti a rispettare come, per esempio, l'assoluto divieto di rappresentare immagini umane nelle decorazioni ("Tu non ti farai immagine").

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Ordine del giorno per Casale Monferrato
 
Ordine del giorno per l'Assemblea Generale Dtraordinaria dei Soci che si svolgerà ad Casale Monferrato 18/19 ottobre 2003, come risulta dal verbale del consiglio direttivo tenuto a Città di Castello il 15 giugno 2003:
1
Cooptazione dei soci Castagnoli, Ravanelli, Regano, recependo le indicazioni ricevute dai soci.
2
Formulazione del nuovo Articolo 6 bis del Regolamento: è istituita la lista GS (Grandi Salite) che comprenderà quelle ascese che non sfociando in un valico, sono state arrivo di tappa dei grandi giri ciclistici europei (Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria); l’apposita lista verrà stilata dal socio ai sensi dell’articolo 7.
3

Modifiche:
- Articolo 11 dello Statuto: l’Assemblea (inserire Ordinaria) è regolarmente costituita…..
- Articolo 12 dello Statuto: sostituire presenza con intervento, correggere … dei 2/3 degli aventi diritto al voto in prima convocazione…, aggiungere … ed in maggioranza semplice in seconda convocazione .

4
Inserimento nello Statuto dell’Articolo 12 bis: si ritengono soci intervenuti coloro che esprimono il proprio voto con presenza fisica, a mezzo posta tradizionale o via informatica (e-mail).
5
Varie ed eventuali
Il Consiglio Direttivo delibera per l’Assemblea Straordinaria del 18 ottobre p.v. in mancanza di specifica definizione nell’attuale statuto, di ritenere valido il voto espresso via posta e/o e-mail.
 
  Ordre du jour pour Casale Monferrato
 
Ordre du jour pour l'Assemblée Generale Extraordinaire de l'UIC de Casale Monferratole 18 Octobre 2003 (voire le Procés Verbal dul Conseil Directif de Cittò di Castello- 15 juin 2003):
1
Cooptation des membres Castagnoli, Ravanelli, Regano en tenant compte des indications reçues des Membres.
2
Formulation du nouvel article 6bis du règlement : une liste GS (grandi Salite) est instituée. Elle comprendra des ascensions qui ne débouchant pas sur un col, ont été des arrivées d'étapes de grands tours cyclistes européens (Italie, France, Espagne, Suisse, Autriche)La liste en question sera rédigée par le membre en conformité à l'article 7 ;
3
Modifications :Article 11 du statut : l'Assemblée (insérer ordinaire) est régulièrement constituée…Article 12 du statut : remplacer le mot présence par le mot intervention, corriger …des 2/3 dei ayant droit au vote en première convocation…. Ajouter et à la majorité simple en seconde convocation.
4
Ajouter au statut l'article 12 bis : On considère " membres intervenants " ceux qui expriment leur vote, par présence physique par courrier classique ou électronique (e-mail)
5
varie ed eventuali.
Le Comité Directeur décide que, en l'absence de dispositions spécifiques dans le statut actuel, lors de l'Assemblée extraordinaire du 18 octobre 2003 seront considérés valables les votes exprimés par correspondance.

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Piantina di Casale Monferrato