HOME Rubriche
Col des Combes
Siamo ancora a Febbraio, ma il dovere mi chiama... Nella caccia al Prestigio di SuperStambecco Integrale ormai mi mancano solo 3 valichi con altitudine oltre i 1000 metri e vorrei riuscire a conseguirlo prima di giugno (Georges permettendo!) Spulciando la cartina riesco a individuare tra i pochi valichi che ancora non ho scalato non troppo lontano da casa un poco conosciuto Col des Combes, in Val d’Aosta, 8.5 km di salita da Villeneuve altitudine 1257 mt In meno di un’ora d’auto sono a Nus, appena fuori dal casello autostradale c’è un ottimo parcheggio con tanto di fontanella: ottimo punto di partenza, da lì a Introd ci sono circa 26 km. Sono circa le 9 di mattina, la temperatura è confortante: -4 C°, considerando che la prima parte di strada è pure all’ombra c’è di che stare allegri, ma se non son matti...
Dopo pochi chilometri, nei pressi di Brissogne imbocco una bella ciclabile che mi porta in tutta tranquillità oltre Aosta e termina a Gressan, dopo 10 km esatti, mancano circa 9 km a Introd L’inizio della salita è prima del paese, che raggiungo dopo circa 1 km; uscendo da Introd abbandono la strada principale che porta alla Valsavaranche e alla Val di Rhemes , seguendo le indicazioni per Arvier - Combes; dopo poche centinaia di metri trovo un ulteriore bivio a sinistra e da qui si comincia a fare sul serio, la pendenza è spesso oltre il 10%. La salita però è piacevole con molti tornanti immersa in una pineta. Francamente non saprei dire quant’era lunga, credo intorno ai 6 km, raggiungo il valico, tralascio il bivio in discesa verso Arvier e proseguo fino al piccolo paesino di Combes, la neve ai bordi della strada raggiunge il mezzo metrorendendo ancora più bello il paesaggio che mi circonda.
Mezzogiorno ormai è passato, purtroppo il ristorante a Combes è ancora chiuso sommerso dalla neve, affronto così la ripida discesa verso Arvier, ma neanche lì trovo locali aperti, mi tocca ritornare indietro a Villeneuve dove finalmente un ottimo ristorante mi accoglie; un abbondante piatto di pappardelle al ragù di cervo e una bella fetta di torta e sono pronto a ripartire; sulla via del ritorno non mi restano che un paio di brevi saliscendi, a Gressan ritrovo la ciclabile e senza alcuna fretta faccio ritorno all’auto. Ancora una volta la caccia al valico ha dato i suoi frutti: ho potuto visitare e apprezzare un bellissimo angolo di montagna che altrimenti mi sarebbe forse rimasto sconosciuto; è un itinerario non particolarmente impegnativo ma ciclisticamente molto rimunerativo.
Enzo Santa socio UIC n° 29