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In Austria con Rita e Tullio
Alpe Adria 9-24 agosto 2014
Il programma sarebbe stato quello di trovarci già il giovedì 07.08.2014 a Falconara, ma un contrattempo con la mia 500L mi ha costretto a rinviare la partenza a venerdì 8.
Arrivato a Falconara con Rita abbiamo subito organizzato una cena “Ai Ribelli” di Mergo con Valentina e Edoardo, due nostri amici. In quella occasione Edoardo ci ha portati a conoscenza di problemi di salute che sembravano mettere in forse la sua partecipazione alla “Alpe Adria Radweg”, organizzata da Paolo Urbani. In chiusura di serata il concerto di Katia Ricciarelli e del tenore Franceco Zingariello a Moie.
Sabato 8 agosto
Partenza per Altino, una località sui Monti Sibillini quasi “fuori dal mondo” ma molto bella. Di lì il progetto sarebbe stato quello di andare a piedi alla Madonna del Pantano, dove avremmo trascorso la notte praticamente all’addiaccio sotto una magnifica luna piena. E così è stato con enorme soddisfazione di tutti i partecipanti, conteggiati in numero di 13. Il giorno successivo rientro ad Altino dove abbiamo ben pranzato ad un prezzo giusto. Rientrati a Falconara in serata.
Lunedì 11 agosto
Abbiamo risposto con entusiasmo alla convocazione di Paolo per una notturna in rampichino da Gorgovivo a Castelletta e rientro, 23 Km. dislivello 700 m. Partiti alle 21:30 abbiamo avuto la fortuna di rientrare alle 00:12 del 12-08-2014, giorno del compleanno di Rita. Sono stato il primo a farle gli auguri.
Martedì 12 agosto
Compleanno di Rita. La mattina ci siamo alzati piuttosto tardi e solamente dopo pranzo siamo andati al mare per prendere un poco di sole. Alla sera cena con l’amico Giorgio Marinelli e il gruppo degli amanti della fotografia con l’opportunità da parte di tutti di fare gli auguri a Rita.
Mercoledì 13 agosto
Finalmente si parte verso la Ciclovia Alpe Adria. I partecipanti di Castelplanio (AN) sono partiti alle 4:30, noi alle 5:00, con l’intesa che ci saremmo sentiti in autostrada. Al primo rifornimento a Bevano Est, in pratica senza darci appuntamento, ci siamo trovati con tutti i marchigiani, compresi Edoardo e Cristina, che ci avevano fatto temere la loro defezione. Alle 11:30 eravamo puntuali a Grado per unirci ai gruppi di Padova e Gavardo. Saliti sul pullman noleggiato appositamente, siamo giunti a Salisburgo verso le 19:00. Sistemati bagagli e bici, cena alle 20:00, seguita da una breve visita della città, purtroppo disturbata da una pioggia sottile ma insistente.
Giovedì 14 agosto
Con l’arrivo dello zio di Dieter, di nome Rolf Schroedter eravamo al completo dei 25 partecipanti all’escursione. Quasi puntuali siamo partiti per la prima tappa da Salisburgo a Bischofshofen di 54 Km. Abbiamo attraversato l’unico passo di tutta la gita, il Pass Lueg a quota 552 m.; quindi interessante visita al castello di Hohenwelfwen dove abbiamo assistito al volo di numerosi falchi addestrati. Nel frattempo però è iniziato a piovere e gli ultimi 10 km. li abbiamo percorsi sotto una pioggia battente. Km. 63 in 4h 53’.
Venerdì 15 agosto
Ferragosto. Programmata la seconda tappa da Bischofhofen a Bad Gastein per Km. 52. Questa tappa ci ha riservato numerosi eventi e visite. Interessante la Liechtensteinklamm, cascate con giro attrezzato e sorgente del torrente. Sosta a Bad Hofgastein per il pranzo. Poi abbiamo sentito una orchestra suonare e siamo andati a curiosare. C’era un bellissimo capannone tenda molto grande con molti tavoli a cui sedevano austriaci a mangiare e bere birra e una orchestra locale. Alcuni di noi hanno deciso di tentare di ballare tra i tavoli. Quando, dopo una esecuzione dell’orchestra, si era deciso di andarcene, il direttore ha deciso di dedicare a Cristiana il brano successivo. Almeno una quindicina sono rientrati e abbiamo ripreso a ballare. Al termine ci accingevamo ad andarcene, ma il sindaco del paese, che parlava discretamente l’italiano, mi ha raggiunto e ha detto che, se fossimo rimasti, ci avrebbe omaggiato con brani di Giuseppe Verdi. Al che, abbiamo continuato a ballare; dopo un poco, il sindaco è sceso tra di noi e mi ha gentilmente chiesto se poteva danzare con Rita. Ho accettato volentieri e abbiamo raccolto gli applausi degli austriaci presenti, mentre uno di noi girava con la bandiera italiana tra i tavoli. Finalmente, dopo un’ora circa di musica e danze, abbiamo salutato questi magnifici austriaci e siamo ripartiti. La nostra meta, Bad Gastein, si trovava a circa 10 Km., però è cominciato a piovere. C’erano circa 2,5 Km. di salita molto impegnativa, con tratti in contropendenza, per arrivare all’ostello a quota 1100 m. con una temperatura quasi invernale ed una camerata unica con 26 letti. In mezzo al paese inoltre passa un torrente impetuoso con due bellissime cascate da visionare gratis e non a pagamento come al Liechtensteiklamm. Alla fine ognuno per la sua strada (giochi da tavolo portati da Dieter o passeggiate in paese, dove nel frattempo era smesso di piovere, ed alcuni a dormire). Magnifico festeggiamento del ferragosto. Km. 56 in 4h 36’.
Sabato 16 agosto
Terza tappa da Bad Gastein a Mallnitz-Spittal an der Drau di Km. 59. La temperatura alla partenza era veramente fredda e pioveva. I primi 6 Km. in salita fino al treno Navetta dei Tauri che da Böchstein ci ha consentito di attraversare il traforo lungo 12 Km. e arrivare a Mallnitz. Quindi una lunga discesa; poi passeggiata prima lungo il torrente Mell e l’ultimo tratto lungo la Drava già molto interessante e grande, ma la corrente ancora impetuosa. Poi, passeggiate a Spittal, prima e dopo cena. In totale Km. 56 in 3h 40’.
Domenica 17 agosto
Da Spittal a Villach, previsti 39 Km. Prima di partire abbiamo assistito all’arrivo delle zattere sulla Drava. In pratica poi, una lunga passeggiata lungo il fiume, senza pioggia, con unici diversivi il suono di una campana di richiamo del traghetto da parte di Rita e una gara fra vigili del fuoco poco prima di Villach. Quindi giri in città prima e dopo cena. In totale 45 Km. per 3h di pedalata.
Lunedì 18 agosto
Quinta tappa da Villach a Tarvisio per Km. 37. Interessante preambolo mattutino con Rita, Angela, Enzo, Alberto, Paolo e Tullio che, partiti da San Martino in Villach con le bici senza bagagli, siamo andati al Faaker See e tornati giusto per la partenza per un totale di 22 Km. Ulteriore piccola variante per tutto il gruppo il giri completo del Magdalener See e finalmente partenza per l’Italia. Favoriti finalmente dal bel tempo, abbiamo passato la frontiera al Valico di Coccau m. 750, con arrivo all’albergo Il Cacciatore quasi in centro di Tarvisio. Giri turistici ed acquisti di oggetti da regalo ed altre opportunità. In totale Km. 67 in 4h 50’.
Martedì 19 agosto
Da Tarvisio a Venzone 64 Km. La prima parte della strada in leggera salita fino a quota 816 m. per poi iniziare una lunga discesa verso Malborghetto sempre con una pioggia debole ma insistente. Poi, negli ultimi 30 Km. una pioggia battente ha trasformato la ciclabile in terra battuta in un pantano, facendoci soffrire non poco, anche se le numerose gallerie della vecchia ferrovia, per lo più illuminate, ci concedevano una breve tregua. Siamo arrivati a Venzone bagnati fradici e con danni al telefonino di Rita e il mio ciclocomputer, entrambi danneggiati dall’acqua. Essendo arrivati molto presto, preso possesso delle camere, siamo andati al ristorante “Da Michele” per il pranzo che non abbiamo gustato sotto la pioggia. Verso le 16:30 ha smesso di piovere e abbiamo potuto visitare la città. La cena, sempre da Michele, è terminata alle 23.30. Tutti a letto. Km. 70 per 4h 10’.
Mercoledì 20 agosto
Settima tappa da Venzone a Udine, previsti 52 Km. Finalmente sembra che il meteo ci dia una tregua. Attraverso ciclabili non asfaltate arriviamo a Buja dove pranziamo al sacco dopo una rapida puntata a Gemona del Friuli. Poi direttamente a Udine dove ci sono cose magnifiche da vedere e fotografare. L’albergo “Quo Vadis” si rivela veramente ottimo. Cena in locale a poca distanza dove si fa la votazione per determinare, fra le coppie presenti, la donna e l’uomo più fortunati; vincono Flavia Zabbeni e Edoardo Bueti. Premiati Silvia Titti per la miglior copertura antipioggia (un sacco dell’immondizia), Gabriele Lombardi per la bici tecnicamente migliore (pare che il telaio del suo rampichino si stato costruito con “canne dell’acqua usate”) e per il ciclista più meritevole, giustamente il settantanovenne Rolf Schroedter.
Giovedì 21 agosto
Ottava e ultima tappa da Udine a Grado, forse la più bella per i posti visitati, ma soprattutto percé baciata dal bel tempo. Previsti 61 Km. Partenza abbastanza puntuale ed attraverso ciclabili prevalentemente non asfaltate arriviamo a Palmanova, città a forma di stella a nove punte. Purtroppo riusciamo a vedere molto poco in quanto le strade per raggiungere le porte erano chiuse ed il tempo per fare il giro completo in bici non era sufficiente. Di lì in circa 20 Km. siamo arrivati ad Aquileia, dove un contrattempo ad Angela ci ha consentito di rimanere circa 3 ore permettendoci di fare una visita approfondita. Ne valeva la spesa perché veramente un gioiello, ricca di storia ed arte, spero di aver visitato tutto. Ultimi 10 Km. fino a Grado dove siamo arrivati con un sole stupendo. Alcuni hanno fatto il bagno in mare. Portati i bagagli all“Hotel Argentina”, abbiamo passeggiato per Grado sia prima, sia dopo cena. Purtroppo siamo alla fine del magnifico giro organizzato magistralmente da Paolo Urbani. Km. 62 per 3h 54’.
Venerdì 22 agosto
Overtime. Ritirate le auto e caricate le bici, con Rita abbiamo deciso di fare una piccola variazione al rientro con una puntata a Trieste. Finalmente una giornata estiva. Passeggiamo sul lungomare, ci fermiamo a fare provvista di frutta e verdura, poi la visita al castello di Miramare. Infine caffè nella piazza principale di Trieste e salita al castello di San Giusto. Rientro alla macchina e mesto ritorno a Falconara. Malgrado le mie pessimistiche previsioni, alle ore 7:00 stiamo riconsegnando a Elisabetta la sua bici, e lei ne approfitta per farci conoscere la sua simpaticissima cagnetta. Cerchiamo di farci rotta, mangiamo qualche cosa, e poi burraco da me vinto. Quindi a nanna con grande soddisfazione.
Sabato 23 agosto
Svegliati piuttosto tardi. Acquisti di giornale e pane. Alle 15:30 Valentina ci porta Leonardo. Rita vorrebbe assistere alla Notte Nera di Serra dé Conti, ma la fiera opposizione di Leonardo per la verità supportato da me, ci ha consigliato di mangiarci la crescia al Picchio di Avacelli, salutare Silvia e Manuela e rientrare a Falconara. Cena seguita da Burraco, questa volta vinto da Rita.
Domenica 24 agosto
Rientro a Trento. Credo di aver stabilito un nuovo record per me. Ho impiegato 6 ore e 20 da Falconara a Trento.
Tullio Pavanelli socio UIC n° 9