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Cason di Lanza: due giorni in Carnia
giovedì 4 - 5 giugno 2013
Il socio UIC nº 93 Dimitri Pompermaier ai primi di maggio è stato folgorato dal Passo Cason di Lanza in piena Carnia, provincia di Udine, complice il giro d’Italia.
Di comune accordo si è convenuto che saremmo andati in Friuli solamente quando le previsioni del tempo ci avessero garantito almeno 2 giornate passabili con poche perturbazioni previste.
Le due giornate si sono preannunciate per martedì 4 e mercoledì 5 giugno.
Senza perdere tempo abbiamo prenotato all’Hotel Regina delle Alpi a Paularo per questa data.
Alcuni giorni prima della partenza si è unito a noi il forte grimpeur Luca Deavi, che dal 18.06.2013 è socio UIC.
Il programma prevedeva la partenza da Trento alle 8:00, prima tappa a Lerpa di Sappada, in Cadore, dove abbiamo inforcato le biciclette per scalare:
1. Valico Cima Sappada a m. 1276
2. Passo Avanza a m. 1734
3. Le sorgenti del Piave a m. 1830 (non è un passo ma è molto bello)
4. Passo Col di Caneva a m. 1844
Il progetto prevedeva che saremmo poi andati velocemente in macchina a Paularo e, approfittando della lunga giornata, avremmo tentato la scalata della Forcella di Lius a m. 1010, partendo dai 648 metri di Paularo. Sulla carta sembrava una passeggiata per farci venire appetito prima di cena. Peccato che appena partiti ci siamo ritrovati oltre 500 metri al 18% di pendenza, quindi uno scollina mento a 1070 m. per poi raggiungere la Forcella in discesa.
5. Forcella di Lius a m. 1010
Prima di andare a dormire abbiamo pensato di visitare le bellezze di Paularo. A parte le ragazze molto carine gentili, non c’era nulla altro degno di nota.
La mattina seguente partenza alle 8:15 per l’assalto al famoso passo Cason di Lanza. Il primo tratto di circa 3 Km si sviluppa con una pendenza che varia tra il 10 e il 14% con un fondo stradale non eccelso. Poi altri 2 Km in una stretta gola più morbidi e parzialmente vallonati.
6. Sella Plan di Zermula a m. 1102
Dalla Sella si scende per circa 2 Km di strada streta e con boscaioli al lavoro per giungere alla quota di circa 980 m. Per la verità la strada era sbarrata, ma noi siamo passati ugualmente. Di lì comincia una specie di inferno a gradoni con pendenze spesso sopra il 17% con punte al 21%. Per fortuna tra un gradone e l’altro almeno si respirava (7 - 8%)
7. Passo Cason di Lanza a m. 1552
Va precisato che lo scenario che si gode al passo con le Dolomiti circostanti vale abbondantemente la fatica della salita. Sulla via del ritorno, anche il tratto in contropendenza verso Plan di Zermula si rivela assai ostico.
A mezzogiorno eravamoall’Hotel Regina delle Alpi a ritirare auto e bagagli. Pranzo a Cima Sappada così come il giorno precedente. Da lì trasferimento a Borgata Mare da dove abbiamo aggredito la Forcella Zovo. Fino a 2 Km dalla vetta pendenze accettabili e addirittura un pezzo in lieve discesa, comunque tutto buon asfalto. Gli ultimi due Km ci hanno fatto superare un dislivello di circa 300 metri. (!)
8. Forcella Zovo a m. 1606
In conclusione alle 17:00 del 5 giugno 2013 avevamo completato il programma della due giorni in Cadore & Carnia.
Ottimo bottino di 7 importanti Passi e in aggiunta la visita alla bellissima sorgente del Piave.
Luca Deavi socio UIC n° 339
Tullio Pavanelli socio UIC n° 9
Dimitri Pompermaier socio UIC n° 93
Tullio Pavanelli socio UIC n° 9
Dimitri Pompermaier socio UIC n° 93