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Una gita in Svizzera
Sarnen 19-20 luglio 2016
Martedì 19 luglio
Si parte di buon’ora, Luca ed io, per due giorni in Svizzera a caccia di salite e passi. Occorrono oltre tre ore e mezza d’auto per raggiungere il piccolo paese di Flùeli-Ranft, nei pressi di Sarnen, sulla riva dell’omonimo lago a circa 40 Km. da Lucerna. Scarichiamo bici e bagagli all’albergo prenotato in precedenza, rapidi preparativi e partiamo subito in bici, sono le 10:30: meta la diga di Melchsee-Frutt a quota 1902 m., salita inserita nei BIG. Sono 27 Km. per un dislivello di circa 1400 m. ma la salita nei primi 19 Km. si snoda facile e piacevole lungo la Melchtal, con anche un lungo tratto pianeggiante. Raggiunta la piccola località di Stöckalp, a quota circa 1000 m.,ci restano 8 Km. per poco meno di 900 m. di dislivello, pendenza media 11%! Per fortuna la strada è tortuosa con molti tornanti, però assai poco ombreggiata; raggiungo la cima che praticamente ho terminato le energie, Luca mi ha atteso pazientemente oltre 20 minuti. Sono ormai le 13:30, decidiamo la sosta per il pranzo in un ristorante sul lago affollato di turisti.
Dopo pranzo decidiamo di proseguire in salita e raggiungere un piccolo laghetto poco oltre i 2000 m., lo scenario delle montagne circostanti è magnifico! Ripartiamo in discesa per la stessa strada della salita, la prima parte, molto ripida e stretta, richiede attenzione e prudenza, poi da Stöckalp la strada larga e dal fondo perfetto permette un grande velocità e in basso sarò io ad attendere Luca...
A fine discesa, a Kerns, mancano 4 Km. in salita con 250 m. di dislivello per raggiungere l’albergo, ma c’è ancora tempo... Luca propone la scalata all’Ächerlipass, un altro BIG, 9 Km. con 800 m. di dislivello, a dire il vero sono poco convinto, la mia riserva di energie è scarsa, ma accetto la proposta.
La prima parte della salita mi mette veramente alla prova: lunghi rettilinei con pendenza intorno al 10% completamente al sole, terribile! Dopo un km e mezzo finalmente si entra nel bosco e cominciano i tornanti, ma la pendenza non cambia; Luca è sparito alla vista, continuo a salire con molta fatica, mi fermo anche più volte per rifiatare. Quando mancano circa 4 Km. alla cima capisco che non posso farcela, considerando anche la salita per rientrare in albergo, ma soprattutto il giro previsto per l’indomani. Mi fermo, butto la bici nell’erba, telefono a Luca dicendogli di non attendermi in vetta ma di ritornare indietro, mi distendo di fianco alla bici e mi riposo. Dopo un quarto d’ora riappare Luca e insieme facciamo ritorno in albergo; il riposo mi ha fatto bene e supero agevolmente la salita finale, anche se a tratti ostica.
La cena sarà una avventura: oggi è giorno di chiusura per il ristorante dell’albergo; ci indirizzano ad un altro ristorante nelle vicinanze: sorpresa: orario dalle 16:00 alle 18:30! Sono quasi le 19, il sole è ancora alto nel cielo e questi hanno già cenato! Siamo esterrefatti! Prendiamo l’auto e scendiamo a Sarnen dove per fortuna troviamo un ristorante affollato di turisti; ottima cena, anche se un po’ caro, ma in Svizzera il tenore di vita è alto.
Mercoledì 20 luglio
Dopo una ottima e abbondante colazione lasciamo l’albergo e scendiamo in auto a Sarnen, per non dover rifare la salita a fine giro, riusciamo a parcheggiare in una sorta di piazzola fuori paese e partiamo. Pochi Km. di pianura fino a Giswil, dove inizia la salita al Glaubenbüelenpass, 12 Km. per poco meno di 1100 m. di dislivello, altra bella storia! Ben presto Luca si dilegua e io con pazienza prendo un passo tranquillo per dosare le forze. La salita, con pendenza costante, per due terzi è esposta al sole, solo nell’ultima parte si addentra nel bosco dando un po’ di refrigerio. Pian piano giungo in vetta, dove Luca mi attende, facciamo uno spuntino e via con una bellissima discesa: asfalto perfetto e zero traffico. In breve siamo a Schüpfehim, nel fondovalle del fiume Kleine Emme, che attraversa anche Lucerna, ne seguiamo il corso per circa 6 Km., breve sosta in un bar a Entlebuch e imbocchiamo la salita verso il Glaubenbergpass. Dopo pochi Km. superiamo le poche case del borgo di Finsterwald e da lì la valle diventa più selvaggia e disabitata, tanto che comincio a preoccuparmi per la sosta pranzo. Fortunatamente verso le 13, quando al passo mancano ancora una decina di chilometri, troviamo un bel ristorante isolato in mezzo al verde: sosta obbligata per un bel pasto, cassoulet di pollo, patatine e doppia birra per me, insalatina con tonno e coca cola per Luca... ci voleva!
Ripartiamo sotto il sole, anche questa salita di ombra ne presenta poca, per fortuna è meno ostica della precedente e dopo poco più di un’ora si arriva in vetta. Sembra fatta, ma non è così: dal passo parte una piccola strada asfaltata che porta al passo Sewenegg a m. 1742, dai 1545 del Glaubenberg sono 200 m. di dislivello in circa 1,5 Km. tratti pianeggianti e rampe fino al 20%, altra bella scoperta! Raggiunto il valico, tra l’altro con un bellissimo panorama,finalmente pensiamo solo alla discesa e al rientro. Purtroppo durante la discesa sono vittima di ben due forature a causa probabilmente delle numerose griglie con cilindri rotanti e cancelletto laterale che restringe la carreggiata costringendo ad attraversarle. Nessuna conseguenza per me, raggiungiamo così l’auto, dove subiamo le lamentele di un tale perché abbiamo parcheggiato di fianco al “suo” passo carraio ostruendo la visuale sulla strada... fingiamo di non capire, ci scusiamo e tutto finisce lì. Caricate le bici, ripartiamo per il lungo viaggio di rientro. In totale nei due giorni 160 Km. con 4700 m. di dislivello, tre passi e tre BIG (quattro per Luca).
Enzo Santa socio UIC n° 29
Luca Biganzoli socio UIC n° 338