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Perché Khardlung La Pass
Ladakh Indiano, 28 Luglio 2011
Nel lontano novembre 2010 il socio UIC n. 73 Forti Piero, è venuto a trovarmi in ufficio e mi ha detto: tu hai conquistato il passo più alto d’,Europa ( la Carigüela del Veleta a mt. 3.199), quello più alto d’Italia ( il passo Madriccio a mt. 3.123), ora dovresti conquistare il passo carrabile più alto del mondo.
In quel momento non sapevo neppure quale fosse questo passo.
Il giorno successivo è arrivato con la documentazione del Khardlung La Pass, India, regione del Ladakh a piedi 18.380 pari a mt. 5.602.
Acquisita la documentazione ho subito inviato una posta elettronica al socio n. 307 Spapperi Gabrio, di questo tenore: Piero ci sfida a scalare il passo più alto del mondo, il Khardlung La a mt. 5.602.
La risposta pronta di Gabrio: tu organizza e noi ( lui e la socia n. 308 Giannini Rossella) ci saremo.
Di lì la ricerca di chi potesse accompagnarci e farci da guida.
La scelta è caduta su “Naomi Lindfield”, che, a dispetto del nome e cognome inglese, è nata in Sardegna e lì vive vicino a Cagliari.
Vi risparmio la descrizione del lavoro per trovare almeno sei partecipanti, ottenere i visti per l’India, trovare la linea aerea più conveniente.
Alla fine ben 8 pazzi avevano aderito all’avventura:
nº1. Rossella Giannini socia n. 308
nº2. Rita Astolfi socia n. 315
nº3. Amilcare Monelletta socio n. 259
nº4. Gabrio Spapperi socio n. 307
nº5. Tullio Pavanelli socio n. 9
nº6. Angela Perin Castelfranco Veneto
nº7. Roberto Pallaver Bolzano
nº8. Antonio Leo Amantea (Cosenza)
Decisione collegiale quella di fermarsi due giorni a Nuova Delhi per visitare la capitale dell’India e goderne i tesori artistici.
Partenza da Milano alle ore 21.30 del 28.07.2011 ed arrivo a Delhi alle ore 8.00 del 29.07.2011.
Il 31.07.2011 nuovo volo da Delhi a Leh, capitale del Ladakh, dove siamo stati accolti in Hotel con the e biscotti. Leh è a quota mt. 3.400.
Giornata di riposo e di necessario ambientamento all’altura.
01.08.2011 dopo colazione una guida locale (che purtroppo parlava solamente inglese) ci accompagna in un tour guidato a piedi di Leh con visita dello Stupa di Shanti ed il palazzo reale. Pomeriggio finalmente la bici. Piccolo giro verso il fiume Hindus e del Gompa di Sputuk per circa 25 chilometri, resi molto duri per la difficoltà di assorbire sufficiente ossigeno.
02.08.2011 giro un pochino più serio con visite a villaggi di rifugiati tibetani ed al monastero di Thikse, ed infine rientro a Leh.
03.08.2011 trasferimento con le macchine di appoggio a Nimu per evitare il rischio dell’intensa circolazione stradale. In discesa da Nimu, poi immediatamente una salita che ci porta al primo passo della nostra trasferta il Nanak ill La a mt. 3.560 Di lì prevalentemente in discesa fino alla spettacolare confluenza dell’Indus con il fiume Zanskar, e poi strade quasi sempre asfaltate e con relativo traffico fino al Lhalung La Pass a mt. 3.550 ed arrivo all’Hotel a Liker dove ceniamo e dormiamo.
04.08.2011 si parte in discesa da Liker e si fa un percorso nel deserto fuori strada, fino a Saspol. Poi Alchi, Nuria e Temisgam dove si dorme in tenda. Nessun passo nuovo.
05.08.2011 nuova partenza in discesa fino a Khaltse e poi lunga e spettacolare salita nella gola del fiume Yapola fino a quota 3.500 di Lamayuru dominato da un magnifico monastero. Quatto atleti, non paghi del giro al caldo ed in salita, dopo aver pranzato, attaccano il Foto La Top, passo alla considerevole quota di mt. 4.090. Sono Amilcare Monelletta, Gabrio Spapperi, Roberto Pallaver e Angela Perin.
06.08.2011 partenza da Lamayuru, e ci alziamo verso Lamayuru Top a mt. 3.632 quarto passo del nostro tour. Purtroppo, Angela Perin, di gran lunga la più forte del gruppo, per una distrazione cade in un tratto di strada in lieve discesa e parzialmente asfaltato. Trauma cranico commotivo. Pronto intervento di Gabrio Spapperi che come medico, usufruendo di una macchina di appoggio, porta Angela, prima ad un pronto soccorso militare e poi all’ospedale di Leh dove gli fanno le radiografie che dimostrano nessuna frattura. Visto come operano in questo ospedale, Gabrio ha ritenuto di portare Angela in albergo dove con un paziente lavoro di chirurgia estetica, ha ricucito la mandibola dell’infortunata.
07.08.2011 sarebbe stato il giorno dell’attacco al Khardlung La Pass. Invece, per le condizioni di Angela, si è deciso di spostarlo a lunedì 08.08.2011. Passeggiate per Leh e visita al secondo Gompa di Leh a quota 3.700, ovviamente a piedi.
08.08.2011 grande giorno. Sveglia alle ore 5.30 per preparare la partenza alle ore 6.30. Siamo partiti, il primo gruppo di “deboli” alle ore 6.45. Il secondo gruppo di “forti” sarebbe dovuto partire alle ore 7.15. Partenza solamente alle ore 7.40.
Ci si doveva riunire a South Pulu a quota 4.600 dopo 25 km e mt. 1.300 di dislivello. Naomi, vista la mia età, consigliava di fare solo South Pulu, poi, nel rientro da North Pulu ( fino li in macchina) al passo di metri 5.602. Visto che siamo arrivati a South Pulu con circa 45 minuti di anticipo, ed anche Angela è risalita in bici, quando sono arrivati i “forti”, ho deciso di fare tutto il Khardlung La nel medesimo giorno. Mancavano km 14 e circa mt. 1.000 di dislivello tutto in strada bianca. Su 8 + la guida, 7 e Naomi sono arrivati al valico. Di gran lunga i più forti sono stati Angela Perin e Gabrio Spapperi. Hanno fatto una foto in arrivo con la bandiera Italiana fra le due bici. Gli altri alla spicciolata.
Io credo di non aver mai fatto così tanta fatica, ma non volevo cedere. In qualche modo sono arrivato a valicare il passo più elevato del mondo. Di passaggio almeno 2 selle Sella Sankar a quota mt. 3.780 - Sella Angye a quota mt. 4.010 - Khardlung La Pass a quota piedi 18.380
Ero talmente cotto che ho chiesto di scendere in macchina. Rossella ha sofferto in mal di montagna, e Amilcare e Gabrio l’hanno accompagnata in macchina fino a North Pulu a quota 4.600. Arrivati all’oasi di Khardlung abbiamo dormito in tenda. A quota mt. 4.000 con leggera pioggia notturna è stato piuttosto freddo. Era il sessantunesimo compleanno di Gabrio, ed il cuoco ha preparato una magnifica torta. Gabrio era emozionato in quanto non sperava di festeggiare il compleanno con la conquista del passo più elevato del mondo.
09.08.2011 Ripartiti dall’oasi di Khardlug a quota 4.000, siamo arrivati al campeggio di Diskit a quota 3.090 dove c’erano le dune di sabbia come nel deserto, i cammelli ed un piccolo fiumiciattolo dove tutti abbiamo fatto il bagno. Il pomeriggio visita al monastero di Diskit ed alla maxi statua di Buddha, inaugurata nel 2010.
10.08.2011 da Diskit a Sumur per una strada stupenda prevalentemente lungo il fiume Nubra. Arrivati alla Guest-House, abbiamo pranzato, riposato e poi, quasi tutti, siamo partiti verso le terme di Panimik a 20 km di distanza. Le terme una favola. Sembravano quelle del 1.850 in Italia. Però, l’acqua era termale. Ingresso a persona rupie 15 pari ad € 0,25. Rientrati alla Guest - House cena ed a riposare.
11.08.2011 era in programma il rientro a Leh attraverso il passo Khardlung La dal lato Nubra. Chi voleva rifarlo, avrebbe dovuto alzarsi alle ore 5.30 per essere all’oasi di Khardug entro le ore 8.00 ed essere in sella per il passo entro le ore 8.30. hanno aderito all’invito in 4: Angela Perin, Gabrio Spapperi, Amilcare Monelletta ed Antonio Leo. Rita e Roberto sono andati a visitare Ensa Gompa, un monastero a circa 10 km da Sumur. L’idea era che potessero essere di ritorno entro le ore 9.00. invece sono arrivati alle ore 10.15. Inseguimento in macchina per assistere all’arrivo in vetta dei 4 coraggiosi.
Purtroppo siamo riusciti a vedere l’arrivo solo di Amilcare Monelletta. Gabrio ha fatto un piccolo record in ore 3.15 dai mt. 4.000 ai mt. 5.602. Va segnalato che era quasi tutto strada bianca molto dissestata. Angela è arrivata in cima quasi 20 minuti dopo. Antonio circa ore 1.20 di distacco. Amilcare, buon ultimo ma vincente. Da segnalare che in cima nevicava. La discesa è stata affrontata in sella solamente da Angela Perin. La sera a cena in un locale tibetano, dove avevamo mangiato il giorno di arrivo a Leh. Si mangia bene al modico costo di rupie 350 a testa pari ad € 5.65.
12.08.2011 compleanno di Rita Astolfi. Sveglia alle ore 5.30 per imbarcarsi sull’aereo per Delhi alle ore 8.00. Arrivati all’aeroporto di Delhi, circa 2 ore di macchina per arrivare all’hotel. Poi abbiamo deciso di visitare Nuova Delhi in taxi, visto che pioveva ( a Delhi c’è il monsone)
13.08.2011 Rientro in Italia con partenza da Delhi alle ore 12.30 ed arrivo a Milano alle ore 18.00
L’Himalaya val bene un viaggio di queste proporzioni. È difficile descriverla. Bisogna andarci e godersela in toto. Grande ammirazione per i Ladakhi ( gli abitanti del Ladakh) per essere riusciti, in un deserto che più deserto non si può, a costruire bellissime oasi, prendendo l’acqua dai ghiacciai e incanalandola verso il basso per utilizzarla per l’agricoltura e per i bisogni personale degli abitanti.
Socio n. 9 Tullio Pavanelli