Due giorni di straordinaria follia
La traversata integrale delle creste dell'Assietta e il Colle del Nivolet

Già un mese prima mi ero affacciato sull'altipiano dell'Assietta dal Colle delle Finestre dove ero salito in MTB da Susa. Ciò che avevo visto mi aveva indotto a programmare per i mesi successivi un giro su quelle mitiche creste percorse da strade militari e forti ottocenteschi. Lancio l'idea e per incanto si ricostituisce il quartetto UIC di Palma de Mallorca del marzo scorso vale a dire: Giorgio Rossini, Luca Maretti, Aurelio Battiston e Piero Rota. Il programma prevede una "2 giorni" d'alta quota con la traversata integrale delle creste dell'Assietta dal Sestriere al Colle delle Finestre con 14 valichi oltre i 2000 metri, e il giorno successivo trasferimento a Ceresole Reale per salire ai 3.612 metri del Cplle del Nivolet.
Dopo un accurato monitoraggio delle condizioni meteo decidiamo di trovarci al Sestriere giovedì sera all'Hotel Biancaneve Gran lavoro di telefonate e e-mail per la prenotazione dell'Hotel e per il noleggio di una MTB per Aurelio. alle 20.30 di giovedì 29 luglio ci troviamo tutti impegnati ad immagazzinare carboidrati sotto forma di fusilli al pomodoro in quantità industriale per costituire le debite riserve di energia per una giornata che si preannuncia molto impegnativa.
Il mattino seguente, la messa a punto delle bici ed il rito della prima colazione ritarda la partenza e solo alle 9.00 ci troviamo in sella sul Colle del Sestriere.
Brevissima discesa ed imbocchiamo la strada contraddistinta dal cartello "Col Basset". Il quartetto si scinde immediatamente in 4 unità autonome, ciascuna procedendo con il proprio passo, con il "giovane" Luca a fare la spola tra gli altri per scattare foto e per incoraggiare gli animi. Sono 5 i km che dal bivio conducono a Costa Treceira con un dislivello di quasi 500 metri; le pendenze non sono impossibili ma la fatica si fa sentire per la partenza a freddo e per i muscoli ancora intorpiditi dal riposo notturno.
A Costa Treceira primo spogliarello collettivo per asciugare le maglie ormai zuppe: da li si vede un poco più in basso il Colle Basset e sopra la strada che dal Basset va in direzione dell'Assietta si vede chiaramente il Colle Triplex che decidiamo meriti una breve deviazione. A Costa Treceira troviamo anche una simpatica famiglia torinese composta da padre, madre e due bambini che ci seguiranno fino al Colle dell'Assietta e ci faranno le foto di gruppo.
Nell'arco di una decina di km ci beviamo il Colle Basset, il Colle Triplex (con una deviazione complessiva di non più di 1.000 metri dal percorso principale), il Colle Bourget ed il Colle di Costa Piana con un susseguirsi di saliscendi con pendenze modeste. Dal Colle di Costa Piana si inizia a salire al Monte Genevris seguendo la strada che a mezza costa si inerpica fin quasi sulla vetta del monte poco oltre i 2.500 metri, con circa 200 metri di dislivello rispetto al Colle di Costa Piana; le pendenze si attestano attorno all'8 % con andamento costante e senza strappi. La strada è sempre in ottimo stato senza sassi e senza buche: occorre solo pedalare e guardarsi in giro.
Dal Monte Genevris altri 8 km di saliscendi ed altri 3 valichi: il Colle Blegier, il Colle Lauson, ed il Colle 2483 (innominato) dal quale inizia la breve salita alla Testa dell'Assietta. Breve sosta e poi discesa al Colle dell'Assietta dove termina la parte tradizionale e più frequentata del percorso. Dal Colle dell'Assietta si diparte sulla destra, verso la Val Chisone, la strada che raggiunge Pian dell'Alpe e quindi Balboutet e Pourriere sulla statale Torino Sestriere. Proseguendo invece in cresta si raggiungerà il Gran Serin, Cima Ciantiplagna ed infine il Colle delle Finestre.
Il quartetto si riunisce in un serrato conciliabolo sul da farsi: Aurelio deve essere al Sestriere per restituire la MTB e teme, a ragione, di non riuscire ad arrivarci in tempo se effettua il percorso completo fino al Colle delle Finestre, dato lo stato non perfetto della vecchia strada militare ormai abbandonata e la oggettiva ed incontestabile lentezza dei più vecchi e pesanti compagni di avventura. Si decide all'unanimità di proseguire fino a Cima Ciantiplagna con Aurelio e Luca in avanscoperta, poi i due ritorneranno al Colle dell'Assietta e rientreranno al Sestriere via Balboutet, mentre Giorgio e Piero proseguiranno con il loro passo fino al Colle delle Finestre e scenderanno su Balboutet e Pourriére rientrando al Sestriere in bici o con altro mezzo a seconda dell'ora, delle gambe e della voglia residua. .Decisione presa capo ha. In men che non si dica Aurelio e Luca attaccano il Gran Serin, Giorgio e Piero salgono con più calma, mentre si stanno addensando le solite nuvole pomeridiane dovute al gran caldo. Dal Gran Serin in cinque km si arriva all'inizio della salita che ci porterà a contornare Cima Ciantiplagna raggiungendo i 2.770 metri che costituiscono il punto più alto del percorso. Dal Gran Serin fino all'inizio della salita al Ciantiplagna in poco più di 3 km incontriamo 3 valichi: il Colle del Gran Serin, il Colle del Vallone Creux ed il Colle delle Vallette da cui si inizia a salire.
Ma il vero problema non è la salita ma lo stato della strada: dal Colle del Gran Serin in poi reca evidenti i segni dell'abbandono: la strada si riduce a sentiero a volte impraticabile per i sassi franati dall'alto o perchè la strada stessa è franata a valle: occorre massima prudenza e sovente percorrere a piedi i tratti più impervi Al Colle del Vallone di Creux incontriamo Aurelio e Luca che rientrano al Colle dell'Assietta come previsto e ci informano, se per caso non l'avessimo già capito, che la strada è veramente in pessimo stato. Al Vallone Creux un piacevole incontro, dopo il folto gregge di pecore incontrato al Colle del Gran Serin: un camoscio pascola sulla verde erba del Vallone e al nostro avvicinare si inerpica rapidamente sulla cresta; scatto una foto ed il camoscio, con un po di fantasia, è individuabile sullo sfondo del cielo. Qui inizia una breve ma serrata discussione su chi tra Stambecco e Camoscio sia più alpinisticamente nobile, poi Aurelio e Luca ripartono e noi proseguiamo per il Colle delle Vallette e per Cima Ciantiplagna. Dal Colle delle Vallette la strada diventa difficile perchè allo stato disastrato si aggiunge una maligna pendenza tra 8 e 10 %, ma siamo in ballo e vogliamo ballare. A Cima Ciantiplagna è nebbia fonda ma la cosa non ci preoccupa. Iniziamo la discesa sul Colle della Vecchia, ultimo valico prima del Colle delle Finestre. La letteratura corrente indica il Colle della Vecchia o del Vallon Barbier a 2.605 metri, caratterizzato da una roccia simile, appunto, al dente di una vecchia.
Cercando con lo sguardo questa caratteristica roccia arrivo a quello che ha tutte le apparenze di un valico a quota 2.605 metri , con la presenza di un piccolo baraccamento militare ma senza l'ombra di un "dente" che invece si scorge un centinaio di metri più in basso. Qui trovo Giorgio che scuote la testa e prende appunti: con il caratteristico )e leggermente polemico) tono che adotta ogni volta che si parla di valichi mi dice: questo è il vero Colle della Vecchia che mette in comunicazione il Vallon Barbier con la Valle di Susa, mentre quello laggiù dove c'è il dente è solo il limite inferiore del Vallon Barbier verso la Val Chisone. Documentiamo il tutto con foto e rilievi da elaborare in seguito e scendiamo al presunto Colle della Vecchia (quello del dente tanto per intenderci) e proseguiamo, sempre in discesa, verso il Colle delle Finestre per circa 3 km e mezzo di mulattiera ormai ridotta a luogo preferito dalle vacche al pascolo, dove bisogna stare attenti ai profondi solchi presenti sul fondo del sentiero e ai numerosi residui organici che le nostre care amiche si lasciano dietro e sui quali è meglio non scivolare; la prudenza è d'obbligo anche perchè la strada è a mezza costa ed il pendio verso la Val Chisone è molto ripido (una eventuale uscita di strada ci farebbe trovare di colpo qualche centinaio di metri più in basso). Superiamo l'ultimo ostacolo costituito da alcune vacche che ostruiscono il sentiero e raggiungiamo la strada ampia che sale in 250 metr ial Colle delle Finestre. Foto rapide e via in discesa. Al Primo bivio abbandoniamo la SP172 (per Fenestrelle) e prendiamo a destra la SP173 seguendo la via per il Pian dell'Alpe. Ignoriamo il bivio per la Casa Don Bosco e isubito dopo abbandoniamo la SP173 che prosegue risalendo in direzione del Colle dell'Assietta per imboccare la strada per Balboutet-Pourriére passando per l'Agriturismo di Pian dell'Alpe.
Qui inizia l'asfalto ed è un vero ristoro per polsi e glutei duramente provati. Discesa velocissima su Balboutet e breve sosta per una sospirata Coca poi raggiungiamo Pourriere. A questo punto non servono le parole: breve chiamata col cellulare a Luca che ci raggiunge in auto velocemente e ci riporta al Sestriere.
Occorre chiarire che Aurelio e Luca, per guadagnare tempo in discesa, si erani infilati su un sentiero GTA che si è poi rivelato di scarrsa percorribilità in bici, più che altro adatto a capre molto esperte; i due sono comunque arrivati a Pourriére e hanno risalito faticosamente i circa 20 km che li dividevano dal Colle del Sestriere
Fin qui la cronaca di una giornata stupenda ed esaltante. A breve inserirò alcune considerazioni e le impressionì dei miei amici compagni di avventura.
Il giorno dopo, il sabato, veloce trasferimento a Ceresole Reale dove incontriamo il grande Jules Dejace che si appresta a salire con noi al Colle del Nivolet.
Il Nivolet io l'avevo gia realizzato 3 anni fa partendo da Locana: 40 km di interminabile salita sotto un sole torrido anche se era la metà di giugno e memore della fatica e conscio della stanchezza accumulata il giorno prima decido di anticipare gli altri salendo in auto fino alla diga ed effettuare in bici solamente gli ultimi 6 km. Il resto è tutto come da copione: gli amici arrivano alla spicciolata, io li aspetto con la macchina fotografica pronta e documentiamo questa ulteriore giornata in alta quota.
Prima di lasciare il Colle ci salutiamo: Aurelio e Luca proseguiranno direttamente per Ceresole e poi per Mantova mentre Giorgio, Jules ed io ci fermiamo al Lago Serrù per una opportunissima spaghettata. E po tutti a casa non senza aver messo in cantiere altri progetti

Nota sul Colle della Vecchia
Giorgio Rossini appena tornato a casa ha effettuato le opportune ricerche e, a conferma delle nostre impressioni, mi comunica quanto segue:
Per quanto riguarda il Colle della Vecchia, era proprio sulla depressione che ti dicevo, quella che dominava il Vallon Barbier. Ad ogni modo ti riporto quanto scritto sulla guida dei Monti d'Italia, Alpi Cozie Centrali, pagina 280 :
409 - Colle della Vecchia o di Vallon Barbier 2605 m - sullo spartiacque principale a E-S-E della punta Mezzodí. Sulla carta IGM il valico é inquotato ed innominato, mentre il nome di Colle della Vecchia viene posto nel Vallon Barbier alla quota 2480 m.


Le foto delle Creste dell'Assietta
Le foto del Nivolet

Il percorso programmato
Verrà in seguito inserito percorso effettivamente realizzto, con i dati chilometrici ed altimetrici rilevati


Il profilo altimetrico
Il profilo è quello rilevato dal compiuter di bordo (CMC 34 Alt) le quote sono quelle ufficiali delle mappe


I valichi scalati
  -
n.
-
toponimo
-
altitudine
-
n. catalogo
30 luglio   1 Colle di Costa Treceira
2.504
144
    2 Colle Basset
2.424
145
    3 Colle Triplex
2.450
146
    4 Colle Bourget
2.299
148
    5 Colle di Costa Piana
2.313
127
    6 Colle Blegier
2.381
128
    7 Colle Lauson
2.497
129
    8 Colle 2483
2.483
129
    9 Colle dell'Assietta
2.472
131
    10 Colle del Gran Serin
2.540
132
    11 Colle del Vallone di Creux
2.552
133
    12 Colle delle Vallette
2.551
134
    13 Colle della Vecchia
2.605
135
    14 Colle delle Finestre
2.176
136
    15 Colle del Sestriere
2.035
147
31 luglio   16 Colle del Nivolet
2.612
147