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"Pacta
sunt servanda": la parola va mantenuta. Due mesi fa, passando dal
Moncenisio per andare al Col de l'Iseran, mi ero ripromesso di tornare
entro l'anno per andare al Col du Petit Mont Cenis, che si indovina al
di la del lago.
Dalle informazioni prese la strada che parte dal valico del Moncenisio
risultava sterrata, per cui , lacsiata l'auto a Susa salgo con la MTB
fino al lago. Mi ero dimenticato quanto lunga fosse questa salita, anche
se non durissima e con un asfalto perfetto. In verità più
di una volta mi è venuta la tentazione di ridiscendere a Susa e
di salire in auto al valico, ma tra incetezze e tentennamenti mi sono
all'improvviso trovato ai piedi della diga. Raggiunto il lago lo costeggio
fino a 200 metri dal valico ed imbocco la strada che scende al lago, segnalata
da un vistoso cartello.Me la prendo con calma ed in realtà non
c'e da agitarsi molto: è tutto un falsopiano con brevi saliscendi
e pendenze minime tranne poche centinaia di metri. Il paesaggio è
molto bello: ampi pascoli, vacche disciplinate dietro il reconto di filo,
poche auto, sole pieno ma non torrido: insomma più che una scalata
mi sento come se facessi una scampagnata. Dopo 6,5 km arrivo al rifugio
del Piccolo Moncenisio, ma proseguo verso il valico che raggiungo dopo
1,5 km.
A pochi passi dal valico c'e la Fattoria di Joseph Favre dal quale faccio
provvista di ottima toma. Intanto arrivano 2 ragazzi torinesi coi quali
percorro i pochi metri che ci separano dal valico, ci fotografiamo reciprocamente
e ridiscendo al Rifugio per un buon caffè.
La lunga discesa fino a Susa è molto piacevole e senza storia.
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